Sentieri impraticabili per gli interventi boschivi

La denuncia di alcuni cittadini di Pieve: «Danni ingenti e nessuno se li accolla» A Vedorcia e Arzanie le situazioni peggiori, con grossi tronchi lungo la via

PIEVE DI CADORE. Primavera, tempo di tagli boschivi e disagi. Puntuale, di questi tempi, riaffiora un vecchio problema mai del tutto risolto: è bastata una passeggiata all’aria aperta o due colpi di pedale in bicicletta per imbattersi in sentieri rovinati che in alcuni tratti si presentano addirittura impercorribili. Sono le eredità lasciate sul posto dalle ditte incaricate dai Comuni di operare interventi di taglio boschivo. Interventi che a volte, come denunciato ad alcuni cittadini di Pieve, producono danni di gran lunga superiori ai guadagni derivanti dal taglio delle piante.

È così che oggi l’ex strada silvo pastorale per Vedorcia, oggetto di una profonda ristrutturazione solo un paio di anni fa, si presenta come una mulattiera per larghi tratti impercorribile anche a piedi, figuriamoci in bicicletta. Si tratta di una strada molto frequentata dai turisti eppure basta osservare le fotografie allegate alla “denuncia” per capire come i danni provocati dall’azienda di turno incaricata di effettuare il periodico taglio boschivo siano ingenti, superiori anche del doppio al valore del legname recuperato. La situazione riscontrata lungo l’ex strada per Vedorcia ha mandato su tutte le furie alcuni cittadini che si sono recati in municipio per chiedere spiegazioni.

«Ogni anno ci ritroviamo a fare i conti con situazioni di questo tipo», spiegano, «le aziende incaricate di effettuare i tagli boschivi lasciano l’area interessata dai lavori in uno stato di degrado assoluto con rami ovunque che limitano anche gli spostamenti degli animali. C’è poi da considerare che la movimentazione di grossi tronchi richiede l’ausilio di camion che distruggono le strade, siano esse silvopastorali o asfaltate. I danni sono ingenti e molto spesso nessuno se li accolla nonostante la presenza di specifiche polizze fideiussorie. Abbiamo chiesto al Comune spiegazioni ma al momento siamo riusciti ad ottenere solo un maggior controllo da parte della polizia locale, speriamo sia un primo ma significativo passo verso la risoluzione di un problema grave per il nostro territorio che vive di turismo».

Da Vedorcia ad Arzanie, piccola località della frazione di Pozzale sempre sul territorio di Pieve il passo è breve. Da qui arriva un’altra denuncia che riguarda un problema simile. L’accatastamento di una serie di tronchi in seguito alle operazioni di taglio boschivo è stato effettuato proprio nel bel mezzo di un sentiero che incrocia sia la traversata del Centro Cadore che la celebre via dei Papi, entrambe oggetto di un investimento “turistico” per una cifra che si aggira intorno ai due milioni di euro. Eppure il sentiero oggi si presenta impraticabile perché ostruito da grossi tronchi che invitano a girare i tacchi (o le ruote in caso di bicicletta) e tornarsene a valle. «Il cantiere non è neanche segnalato» fanno sapere i cittadini che chiedono a gran voce più rispetto.

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