Sentinelle a Pozzale e Sottocastello
PIEVE DI CADORE. Niente ronde, ma il controllo di vicinato renderà più sicuro Pieve di Cadore. «Anche noi avremo i “gruppi di controllo di vicinato”, come già esistono in Alpago», ha sottolineato il sindaco Maria Antonia Ciotti, al termine dell’incontro con il Prefetto e le Forze dell’Ordine avvenuto ieri mattina a Calalzo. «Incontrerò al più presto i giovani che a Pozzale -la frazione più battuta dai recenti furti - si sono messi a disposizione del paese per controllare che i soliti malintenzionati non circolino in paese. Vedremo quale sarà la loro risposta, anche se ho saputo che si sono già attivati, consultando la polizia locale. All’incontro di Calalzo ha partecipato anche l’assessore Daniele Da Rù che, essendo pozzalino, sarà in grado di capire le intenzioni di questo gruppo che si è messo al servizio della frazione. Un secondo gruppo potrebbe nascere a Sottocastello, anch’esso recentemente preso di mira dai ladri».
Cosa dovranno fare questi gruppi?
«I gruppi di vicinato sono una forma di auto-organizzazione tra vicini, pensata per controllare l’area attorno alla propria abitazione. Questa attività può essere segnalata tramite la collocazione di appositi cartelli. Lo scopo è quello di comunicare a chiunque passi nell’area interessata al controllo che la sua presenza non passerà inosservata e che il vicinato è attento e consapevole di ciò che avviene all’interno dell’area».
Ma il problema è grave?
«Dai dati in nostro possesso risulta che i furti nel 2015 e 2016 sono stati meno numerosi che dieci anni fa: quasi la metà. Il problema è che oggi gli strumenti della comunicazione, come telefonini, computer e telecamere, consentono alle notizie di propagarsi con maggiore facilità e tutti i cittadini ne vengono a conoscenza in poco tempo. Nel 2006 questo non succedeva e la gente viveva più tranquilla ed era meno sensibile al fenomeno. Lo ha dimostrato anche il prefetto, fornendo dati che dimostrano come il numero dei furti nella provincia di Belluno sia in calo, tanto da essere considerata tra le più sicure».
«Certamente», prosegue Ciotti, «è giusto proteggere le nostre case, abituandoci a chiuderle e a installare porte più sicure. Poi, la presenza di qualche telecamera in più sarà molto utile. Ma il problema principale è un altro: mentre i cittadini si stanno preoccupando, a ragione, dei furti nelle case, stanno aumentando vertiginosamente i furti via web e le truffe».
Vittore Doro
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