Senza lavoro, il numero torna a crescere

Dopo dati confortanti nei primi cinque mesi del 2015, l’ultimo trimestre dello scorso anno si è chiuso con un picco negativo

FELTRE. La disoccupazione, contrariamente alle stime parziali di settembre dopo il terzo trimestre, cresce invece di diminuire nell’ambito del Centro per l’impiego di Feltre, quello monitorato dal sistema informatico statistico della Provincia. Il 2015 ha raggiunto il picco di 3.672 disoccupati a dicembre, più dei 3.544 con cui si era chiuso il 2014. In un anno, il numero di persone senza lavoro è salito di 128 unità, cioè il 3,6 per cento sull’onda di un trend negativo iniziato a maggio e interrotto solo a settembre - quando si è registrato un calo dei disoccupati - per poi riprendere.

Eppure, da dicembre 2014 a maggio 2015, per cinque mesi c’era stata un’inversione di tendenza. È quanto rivelano i dati finali pubblicati dall’Osservatorio della Provincia sullo stato occupazionale, che fotografa una situazione in cui gli effetti della crisi continuano a mordere sul mercato del lavoro nel Feltrino. Una doccia fredda, dopo che le cifre provvisorie di settembre facevano vedere un calo progressivo della disoccupazione, lasciando uno spiraglio di ottimismo, pur di fronte a numeri pesantemente negativi. Da due anni, i disoccupati sono sempre oltre la soglia dei 3 mila e dopo aver oltrepassato quota 3.500 a dicembre 2014 per poi diminuire, sono tornati a sfondare quel tetto negli ultimi cinque mesi del 2015.

A Feltre si tocca con mano l’emergenza legata alle tante, troppe persone che non ce la fanno più a sostenere i costi della casa, tra gas, acqua, luce e canoni di locazione da pagare. In quattro anni, la spesa per il sociale nel Comune in termini di bollette, affitti e aiuti vari è praticamente raddoppiata, con un’espansione delle richieste di aiuto rilevata nel corso del 2015 data principalmente dalla mancanza di opportunità lavorative.

Preoccupano, oltre ai giovani, quelle situazioni di disoccupazione degli over 40 che perdurano da tanto tempo e si fatica a riassorbire. I numeri dell’Osservatorio della Provincia confermano il quadro di perdurante difficoltà, che anzi si aggrava con statistiche peggiori del numero di disoccupati di quanto si prevedeva nell’aggiornamento di settembre.

Se dopo l’impennata a 3.544 nell’area feltrina del dicembre 2014 era cominciata una discesa fino ai 3.444 di maggio 2015, a quel punto il grafico ha ripreso a risalire, di pochissimo (2 unità) a giugno per poi toccare 3.493 disoccupati nel mese di luglio e 3.551 ad agosto. Poi c’è stata un’altra leggera flessione a 3.520 nel mese di settembre, seguita però da una nuova risalita, arrivando al picco da tappone di montagna di 3.672 a dicembre. In mezzo, i 3.561 di ottobre e 3.588 di novembre.

Raffaele Scottini

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