Senza medico, Suem e infermieri mobilitati

Pieve di Cadore. Il primario Cipolotti spiega perché 18 turni di emergenza risultano scoperti
Firma della convenzione tra Ulss 1 e Soccorso alpino
Firma della convenzione tra Ulss 1 e Soccorso alpino

PIEVE DI CADORE. «A dicembre sarà il medico del Suem a garantire il servizio di auto medicalizzata nel Cadore e Comelico per 18 turni diurni, una prassi che si fa già da altre parti».

A confermare i timori avanzati dal sindaco di Santo Stefano, Alessandra Buzzo, che nei giorni scorsi aveva denunciato la situazione critica, chiedendo spiegazioni al direttore generale dell’Usl, Pietro Paolo Faronato, è il primario del Suem, Giovanni Cipolotti.

«Ci sono stati due fatti concomitanti: il primo sono le dimissioni di uno di questi medici dal pronto soccorso di Belluno, l’altro è la volontà dell’Usl di ottemperare all’obbligo di far osservare 12 ore di riposo tra un turno all’altro ai medici dell’emergenza territoriale. Una norma che è diventata stringente, anche in considerazione della “visita” dell’ispettorato del lavoro l’anno scorso. Questo ha scompaginato i turni garantiti prima, anche perché molti dei medici vengono da lontano. per cui non riescono a garantire la loro presenza. E così su Belluno e Pieve di Cadore si sono creati dei “buchi” che l'Usl sta cercando di coprire, pescando dalla graduatoria di cui è in possesso, in attesa che la Regione dia l’ok per un concorso».

Il primario precisa che, trattandosi di procedure che necessitano di tempo, nel frattempo il servizio dell’auto medicalizzata nel Cadore nelle 24 ore sarà garantito dal medico del Suem «come fanno già a Treviso». «A novembre» evidenzia Cipolotti, «nelle due settimane di scopertura del servizio, gli interventi sono stati molto pochi, precisamente tre. Qualora il medico fosse impegnato, uscirà l'infermiere addestrato alla stabilizzazione delle funzioni vitali».

Ma Cipolotti rassicura che questo riguarda «i turni 8-20, mentre quelli notturni sono garantiti».

Rassicurazioni che, però, non bastano a placare i timori del sindaco e dei cittadini sulla loro salute, specie in questo periodo natalizio, dove è prevista una massiccia affluenza di turisti che impegna non poco l’elicottero del 118.

Il responsabile del Suem, inoltre, fa sapere che l’Usl si è già mobilitata per trovare un nuovo medico per il pronto soccorso di Belluno e per il Cadore. «So che il direttore sanitario ha già presentato alla Regione la richiesta di assunzione di 3-4 medici dell’emergenza, uno dei quali per Pieve di Cadore, ora siamo in attesa di una risposta, nel frattempo scorrerà la graduatoria già esistete». (p.d.a.)

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