Senza spazio e senza soldi la casa dei libri non cresce
SEREN DEL GRAPPA. La stanza è ampia, luminosa e dai colori vivaci. Peccato che sia una sola, di una sessantina di metri quadri, e che non riesca più a contenere gli oltre 4 mila e 500 libri che la biblioteca attualmente offre come patrimonio culturale ai cittadini serenesi, e non solo. Dopo il trasloco nel 2003 dal piano terra al primo piano dell’ex scuola elementare “Margherita Rusconi-Giardino”, per ora l’amministrazione non prevede ulteriori trasferimenti, costringendo la piccola biblioteca di paese a sopravvivere con quel poco che c’è. Anche qui, come ad Arsiè, i libri in eccesso sono stipati in alcuni scaffali del corridoio. Forse si potrebbe ricavare un po’ di spazio al centro dello stanzone rimuovendo alcuni tavoli, ma questo toglierebbe luce, respiro e priverebbe lettori e studenti di un piano su cui appoggiarsi. Se però la situazione attuale comprometterà l'arricchimento del catalogo dei titoli posseduti dalla biblioteca, occorrerà scovare spazio dove si può, finché si riuscirà a farlo.
Quest’anno per promuovere la lettura il Comune ha versato circa 2 mila euro, da dividere tra l’acquisto di nuovi libri e il finanziamento delle iniziative collaterali. Per sopravvivere alle ristrettezze economiche, le biblioteche di periferia non possono fare altro che specializzarsi o creare altri motivi di interesse come mostre, letture animate, presentazioni di libri, concerti dove si possono ospitare. A Seren però la biblioteca ha una funzione limitata al prestito libri, con qualche attività svolta assieme a bambini e ragazzi delle scuole, e poco altro. Manca la connessione internet e lo spazio offre pochi margini di miglioramento. Fortuna che esistono le altre biblioteche a cui chiedere proprio quel titolo che non c'è. Per ora gli interprestiti chiesti sono saliti a 116 dai 103 dell’intero 2011, mentre quelli richiesti sono 52, meno degli 80 dell’anno scorso. I prestiti agli utenti sono già arrivati a 650, contando che l’anno scorso si erano fermati a 700. Le visite libere sono cresciute da 500 a 520. Per il momento Tamara Rech, in servizio da ben nove anni per metà settimana, con l’altra metà dedicata alla biblioteca di Cesio, riesce ancora a gestire il servizio in autonomia, alternandosi con alcune volontarie dell’associazione Anteas “La cometa” per garantire l’apertura tutta la settimana. Tamara è inoltre incaricata di seguire le aperture della Mostra fotostorica sulla Grande guerra, inaugurata il 20 dicembre 2003 in due stanze nel piano interrato, sul retro, e intitolata lo scorso anno a Eugenio Secco, collezionista di reperti storici scomparso prematuramente. A supporto della mostra, la biblioteca ha creato un fondo dedicato alla Prima guerra mondiale che conta oltre 200 volumi, tra cui una raccolta molto rara, pubblicata dal Ministero della difesa subito dopo il 1918. Per il momento è la storia la materia fortunata.
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