Sequestrato a Cesio impianto abusivo per bombole di Gpl

CESIOMAGGIORE. Avevano allestito un impianto totalmente abusivo di travaso e vendita di bombole contenenti Gpl per uso domestico. Per questo motivo sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Belluno i due responsabili di un’azienda operante nel settore dell’edilizia e che dunque nulla avrebbero dovuto avere a che fare con quest’altro tipo di commercio. Circostanza che ha insospettito il personale del comando provinciale dei vigili del fuoco e quello della Tenenza della Guardia di finanza di Feltre che hanno eseguito un’ispezione congiunta sfociata nel sequestro dell’intero impianto abusivo. Nelle pertinenze dell’azienda edile finanzieri e pompieri hanno trovato un’inspiegabile presenza di numerose bombole da cucina, soprattutto perché l’azienda, per il riscaldamento della propria sede già disponeva di un serbatoio interrato.
A questo punto le ricerche sono state estese consentendo di scoprire all’interno di un box in lamiera di un impianto “artigianale” per ricaricare abusivamente le bombole di gas per uso domestico. Una pratica alquanto pericolosa, che richiede impianti omologati e collaudati, in quanto un rifornimento eseguito in modo improprio potrebbe provocare un’esplosione dagli effetti devastanti. L’impianto tarocco consisteva in una bilancia e in un compressore elettrico con tubi di gomma. Questo presumibilmente avrebbe consentito di praticare prezzi più convenienti vista la gestione “allegra” dell’impianto. Il Gpl veniva attinto da due bomboloni situati nelle vicinanze da un metro cubo cadauno, mentre ben 158 bombole per uso domestico erano pronte per essere verosimilmente destinate alla vendita “in nero” a privati cittadini della zona, forse nemmeno informati che quel Gpl veniva fornito fuori dalla legge. Tutto è stato messo sotto sequestro.
Va aggiunto altresì, che il tempestivo intervento delle fiamme gialle ha probabilmente stroncato sul nascere la nascente attività. Non sembra infatti che sia stata rinvenuta una vera e propria lista di clienti da rifornire con le bombole. L’attività di deposito e rifornimento di Gpl è soggetta ai controlli dei vigili del fuoco in quanto si tratta di attività pericolose, ad alto rischio di incendio ed esplosione, e rappresentano perciò un serio pericolo per le persone, se non vengono realizzate e gestite nel completo rispetto delle norme di sicurezza antincendio.
L’ultimo caso feltrino legato alla vendita abusiva di Gpl per uso domestico riguarda Quero Vas e risale a giugno dell’anno scorso. In quell’occasione fu multato un esercente di un distributore di benzina che eseguiva rifornimenti di Gpl utilizzando la colonnina per l’autotrazione.
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