Serrai di Sottoguda, ingresso col ticket

Il Comune fissa un biglietto di 2,50 euro per passeggiare nel sito naturalistico. De Bernardin: «Non è per fare cassa»
Di Lorenzo Soratroi
Il canyon naturale dei Serrai di Sottoguda, la stretta gola di erosione lunga 2 chilometri che sbocca verso Malga Ciapela
Il canyon naturale dei Serrai di Sottoguda, la stretta gola di erosione lunga 2 chilometri che sbocca verso Malga Ciapela

ROCCA PIETORE. Serrai di Sottoguda: spunta il ticket anche per i pedoni. Da quest’estate i turisti che vorranno passeggiare lungo la strada che attraversa l’imponente forra tra Sottoguda e Malga Ciapela dovranno mettere mano al portafoglio.

Lo ha deciso il consiglio comunale di Rocca Pietore, approvando una convenzione ad hoc con il Cot, il Consorzio operatori turistici Marmolada nella quale sono contenuti i dettagli per la gestione dell’accesso al sito naturalistico dei Serrai, che sarà in capo all’associazione turistica, promotrice dell’iniziativa.

«In realtà», spiega il sindaco Andrea De Bernardin, «si tratta di una vecchia idea nata in seno all’amministrazione comunale ancora nel 1999, quando ero consigliere, e rispolverata dal Cot. Abbiamo fatto una piccola indagine su internet ed abbiamo visto che ci sono altri siti, paragonabili per caratteristiche ambientali e naturalistiche, ai Serrai, dove viene fatto pagare un biglietto per poterli visitare: in Val Ridanna in Alto Adige, in provincia di Lecco ed in Baviera. Quindi abbiamo pensato: “Quell’area è una bellezza unica. È giusto che chi vuole visitarla paghi”. Ma non è solo per questo. C’era bisogno di regolare in qualche modo il transito delle biciclette, in particolare per chi scende da Malga verso Sottoguda, che in alcune occasioni hanno creato dei problemi. Ora si potrà passare solo a piedi. Inoltre volevamo capire con precisione quanta gente durante l’estate visita i Serrai. Questo si poteva fare solo facendo pagare un biglietto».

Il ticket scatterà dal 23 giugno e sarà in vigore fino ad ottobre. All’entrata dei Serrai, a Sottoguda come a Malga, verranno installate delle sbarre mobili per permettere l’accesso ai mezzi di soccorso e le transenne che indirizzeranno i pedoni verso la cassa. Il biglietto costerà 2 euroe 50 a persona, con riduzioni per anziani e bambini. Esclusi dal ticket i residenti ed i turisti ospiti degli alberghi convenzionati con il Cot.

In alternativa c’è sempre il trenino, in funzione ormai da alcuni anni. In ogni caso, si paga. Nessuna necessità di fare cassa, secondo il primo cittadino, alla base della decisione di “tassare” l’accesso ai Serrai. «Tutt’altro», spiega De Bernardin. «Per il Cot questa è una vera e propria scommessa. Quest’estate saranno assunte tre persone del luogo come addette alle casse. Bisogna poi aggiungere i costi per l’acquisto delle sbarre e dell’attrezzatura per regolare gli accessi. In tutto è previsto un’investimento iniziale di circa 30 mila euro. L’incasso sarà gestito dal Cot.. Una parte andrà reinvestito per il turismo della valle una parte sui Serrai. Ad ottobre ci troveremo per decidere come fare alla luce di quanto introitato. Comunque si tratta di un esperimento. Possiamo sempre tornare indietro».

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