Serve l’elicottero per portare via i rifiuti
CORTINA. Da sedie a tavoli da giardino. Da lamiere a ferraglia varia. Per non parlare di pneumatici, elettrodomestici, carte di ogni genere e grandezza, sacchetti di plastica, mozziconi di sigarette, attrezzi da lavoro, indumenti vari. Hanno trovato e raccolto di tutto sulle scarpate, nei prati, ai piedi delle falesie e lungo i sentieri le guide alpine di Cortina e le Regole. Mai avrebbero pensato di aver bisogno dell’elicottero per trasportare a valle tutta la spazzatura. Lungo le scarpate, c’era di tutto. Gettato da qualche ignoto che, intenzionalmente, si è recato lassù per depositare i suoi rifiuti. «Non pensavamo di rinvenire così tanti rifiuti», ammettono amareggiate le guide, «per noi ripulire il territorio significa solo amare la montagna; ma, in realtà, se tutti la amassero, non servirebbe una fatica simile...».
Ancora basite, le guide raccontano lo scempio al quale si sono trovate di fronte ai piedi delle Dolomiti, patrimonio dell’Umanità, per la maleducazione dei soliti, tanti ignoti.
«Purtroppo c’è di tutto», ammettono, «e quello che dà più fastidio è che ti trovi davanti ad un rifiuto intenzionalmente gettato. Abbiamo poi visto delle assurdità uniche, come mozziconi di sigaretta infilati nei fori delle pareti di arrampicata. Oppure sacchetti di nylon gettati a terra con dentro gli escrementi degli animali. Ha dell’incredibile che uno raccolga le feci del suo cane, come dovrebbe essere, ma poi le getti via con il sacchetto di plastica, rendendo così un rifiuto organico un ricordo eterno».
Quello che ha fatto molto male è stato capire la premeditazione di chi ha lasciato questi rifiuti. Vari sacchetti con dentro gli escrementi di cani sono stati trovati, semi nascosti sotto a sassi. Ai piedi di scarpate dove si può arrivare in auto, è stata poi recuperata la maggior parte dei pezzi ingombranti. Segno che qualcuno si è recato lì con tavoli, sedie, ferro e altro e ha deciso di buttarlo giù. A Cortina c’è un ecocentro, aperto ogni mattina dal martedì al sabato compresi. Ci si può portare gratis ogni tipo di rifiuto e si fa la stessa fatica che a portarlo davanti ad una scarpata. C’è anche il servizio porta a porta. Chiamando il numero verde vengono gratis a recuperare a casa ogni ingombrante.
«Ci siamo calati, ci siamo arrabbiati e ci siamo rimboccati le maniche», concludono le guide, «abbiamo raccolto di tutto, di epoche diverse, di età diverse, di dimensioni diverse, di provenienze diverse; ma tutto ciò, messo assieme, è diventata un’enorme montagna di maleducazione. È solo l’inizio: puliremo ancora, anche grazie allo sponsor Patagonia e al supporto delle Regole».
Alessandra Segafreddo
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