«Serve trovare la soluzione al più presto»
LONGARONE. «Sono fortemente preoccupato per come si stanno mettendo le cose per la Procond, una delle più grandi imprese che opera nell’area industriale longaronese. Va trovata al più presto una soluzione per salvare l’attività e i posti di lavoro».
Sono giorni impegnativi per il sindaco di Longarone, Roberto Padrin che si è trovato tra capo e collo anche questa situazione critica per una delle aziende che, al di là delle occhialerie, è tra le più grandi per numero di dipendenti e più importanti per il settore strategico dell’elettronica in cui opera.
«È stato un fulmine a ciel sereno», commenta il primo cittadino, «nessuno sapeva che le cose stessero in questo modo, anche perché soltanto qualche mese fa c’erano state delle cospicue assunzioni seppur a tempo determinato. Questo significa che il settore di per sè ha un mercato importante e che tira e quindi a mio parere ci sono delle possibilità per salvare questo stabilimento. Lunedì saremo dal prefetto e da qui vedremo quali percorsi mettere in piedi per portare a casa una soluzione che salvi la Procond».
La maggior parte dei lavoratori di questa azienda elettronica infatti sono residenti nel Longaronese. «Da quanto ne sapevamo», conclude Padrin, «è sempre stata un’azienda solida, pur avendo cambiato la proprietà ed è anche una delle più storiche dell’area che amministro. Speriamo che con l’aiuto del Ministero dello Sviluppo economico si possa trovare la soluzione migliore. In ballo ci sono 290 posti di lavoro solo per il Bellunese». (p.d.a.)
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