«Serve un intervento più complesso»

Mainardi segnala tutte le criticità dei 4 km di tunnel. E sulle opere per Cortina 2021: «Non saranno pronte in tempo»
Di Irene Aliprandi

COMELICO. Sulla galleria del Comelico serve un intervento complessivo di messa in sicurezza. Bortolo Mainardi, architetto esperto di viabilità e commissario Via al ministero dell’Ambiente lo sostiene da anni.

Architetto, qual è la sua opinione sull’emergenza alla galleria del Comelico. Lei già qualche anno fa aveva rilevato la necessità di interventi urgenti relativi alla sicurezza.

«Il distacco di materiale dalla volta ha sollevato l’esistenza di una emergenza nella sicurezza stradale determinando la necessità di attivare una attenta verifica e analisi tecnica sulla reale stabilità del tunnel lungo tutti i 4 km».

Sono già in corso dei lavori per la messa in sicurezza.

«Non conosco le valutazioni tecniche dell’Anas, mi avvalgo solo della mia conoscenza della zona, sulla presenza di fenomeni carsici che in alcuni tratti arrivano fino al fondo strada e sulla situazione di gran parte della volta comprese le parti laterali, che potrebbero essere compromesse dalle annose e visibili infiltrazioni di acqua».

Quindi secondo lei la situazione è delicata, ma come può essere successo?

«L’acqua uno dei nemici principali delle opere in sotterraneo. Dopo oltre trent’anni dalla costruzione, ora è prioritario e urgente repertoriare tutti i profili che attengono all’aspetto idrogeologico della zona, indagare sulla reale situazione dello stato e consistenza delle impermeabilizzazioni e se sono ancora efficaci a contenere le infiltrazioni».

Pertanto c’è da fare un controllo sull’intera galleria?

«Assolutamente si! Le infiltrazioni arrivano dalla parte superiore del banco roccioso, probabilmente attraversando la formazione calcarea in una circolazione di tipo carsico, bypassano, forse, una ormai scarsa impermeabilizzazione e un insufficiente drenaggio, raggiungendo la struttura del tunnel e compromettendo pian piano la stabilità delle struttura, quindi la sicurezza».

Un problema come lo descrive non di poco conto. Come affrontarlo e risolverlo?

«L’Anas ha in house l’occorrente tecnico-scientifico per sapere come e cosa fare, presumo che stia già rimuovendo il calcestruzzo superficiale ammalorato della volta, per poi procedere spruzzando strati di cemento osmotico ed infine iniettando delle resine poliuretaniche idroespansive, il tutto proprio per rifare un nuovo e solido rivestimento a garanzia di infiltrazioni future».

Però sembra che al momento si intervenga solo nei tratti dove si sono staccati i calcinacci.

«Nell’immediato è corretto un intervento emergenziale, ma la comunità del Comelico deve da subito chiedere all’Anas altrettanta determinazione per un piano organico di totale messa in sicurezza della galleria, di messa a norma degli impianti di illuminazione e ventilazione, di realizzazione e riqualificazione di vie di fuga, di nuove e moderne piazzole di sosta. Insomma un vero intervento di manutenzione straordinaria per la sicurezza che non può valere meno di 18-20 milioni di euro».

Un'altra emergenza è quella di Veneto Strade che coinvolge 90 lavoratori, che idea si è fatto?

«Se ne stanno occupando i sindaci, la Provincia, la Regione e sicuramente sapranno trovare la migliore soluzione per un rinnovato ed efficiente servizio con la salvaguardia dei posti di lavoro».

Passiamo alle opere in vista di Cortina 2021, quali sono le criticità?

«Il piano pluriennale 2016-2020 Anas non è ancora stato approvato dal Cipe e non è quindi efficace. Per il Bellunese sono previsti interventi di messa in sicurezza sulla ss 51, come la variante di Zuel per 29 mnl di euro e i 42 mnl di euro per il “Piano Straordinario accessibilità Cortina”, sulla ss 52 sono previsti 70 mnl per la galleria di Coltrondo».

Solo 42 mnl per le quattro gallerie da Tai a San Vito?

«Ci sono anche i 20 mnl di euro dal 2017 al 2021 complessivamente 100 mnl di euro della legge di stabilità, però vincolati per l’adeguamento della rete viaria interessata dai progetti sportivi per i mondiali del febbraio 2021».

Ma sono sempre opere stradali solo ed in funzione dei mondiali di sci?

«Così si legge sul Piano e sulla legge di Bilancio dello Stato. Riguardo ai tempi, ritengo irrealistica la realizzazione di nuovi tracciati e o gallerie sulla ss 51 inaugurabili e fruibili per il 2021, visto e considerato che a tutt’oggi non ci sono ancora né idee chiare su cosa, come, dove e perché fare nuovi tracciati e gallerie, né esistono bozze di progetti definiti e condivisi e nemmeno la sicurezza dei finanziamenti per tutte le opere, che comunque non sembrano vincolanti per l’evento dei mondiali di sci a Cortina».

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