«Serve un piano territoriale unico»
Dallo sport alla religione, fino alla cultura. Si cercano visitatori negli aeroporti
BELLUNO. «Ormai non si può più parlare di un solo tipo di turismo, ma di “turismi”: da quello religioso a quello sportivo, passando da quello culturale. Serve una regia unica e un’unitarietà di intenti per portare a casa risultati». Così ha parlato la presidente della Provincia e della Dmo, Daniela Larese Filon, evidenziando la necessità di dare seguito alla legge 25 e a un piano con la Fondazione Unesco. Allo stesso tempo, non ha nascosto i problemi di una Dmo che stenta a partire.
Parlando di turismo, tema principale della Giornata economica, il presidente di Confcommercio Paolo Doglioni ha annunciato che oggi sarà a Venezia a colloquio con l’assessore veneto Zanon e i tour operator «per dare il via alla creazione di un pacchetto promozionale tra Venezia-Treviso-Belluno». «Il turismo», ha ricordato Doglioni, «lo deve fare chi ha le competenze, copiando da altri Paesi, ma serve un progetto unitario e opere infrastrutturali. Serve formazione e concertazione per vincere le sfide del turismo», ha concluso.
Il direttore di Confindustria, Andrea Ferrazzi ha parlato di “distretto culturale evoluto”, un progetto che ha già strappato l’ok dalla Regione e finanziamenti specifici. «Tre sono gli ambiti di azione: natura, cultura e manifattura. Sarà istituito un tavolo tecnico con il ministero della Cultura, la Regione, la Sovrintendenza, la Fondazione Dolomiti Unesco, la Fondazione Tiziano e le imprese; al suo interno ci sarà un comitato scientifico e un comitato di gestione con partner amministrativi per dare vita a iniziative culturali sul territorio».
E iniziative turistiche di vario genere sono state portate a conoscenza della platea da Matteo Da Deppo, che ha parlato del turismo museale del Cadore, da Ivana Faramondi con i viaggi religiosi, da Maurizio Bottegal con i mondiali di parapendio, e Stefano Calvi con i mondiali di windsurf e da Lara Ceccato con la Mostra dell’artigianato di Feltre. Tutti eventi di un unico piano di rilancio del territorio, in cui rientra anche la collaborazione con l’aeroporto di Treviso. «Una grande opportunità per il turismo bellunese e trevigiano», lo ha definito il presidente del Canova Gianni Garatti, a capo del Consorzio Marca Treviso. «Dobbiamo promuovere i nostri territori, commercializzarli ora che si aprono nuove rotte, ma serve un piano e un interlocutore unitari come è il consorzio Dolomiti. Dobbiamo studiare nuove iniziative per farci conoscere: per questo stiamo realizzando aree promozionali all’interno dell’area partenze dell’aeroporto per chi vuole promuoversi e anche un angolo dei prodotti tipici. Stiamo lavorando su vari fronti con l’aiuto della Camera di commercio per intercettare 600 mila potenziali turisti».
(p.d.a.)
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