«Serve una soluzione ad un problema vitale»
CESIOMAGGIORE. «Serve urgentemente una soluzione tecnica al problema della mancata copertura telefonica della Val Canzoi. E non solo. Perchè un’altra morte in montagna come quella che ha visto come...
CESIOMAGGIORE. «Serve urgentemente una soluzione tecnica al problema della mancata copertura telefonica della Val Canzoi. E non solo. Perchè un’altra morte in montagna come quella che ha visto come vittima Serena Zanella non è più ammissibile. Dobbiamo garantire la copertura ma anche un punto di chiamata a fondovalle, proprio per le emergenze».
È deciso a dare una svolta a questa situazione il sindaco di Cesiomaggiore, Carlo Zanella, che con la sua lettera inviata al governatore Luca Zaia, alla Provincia, al Soccorso alpino e al Parco Dolomiti Bellunesi ha suonato la sveglia.
Che moltissima parte della provincia non abbia una copertura telefonica lo si sa da tempo, e da tempo le associazioni che operano nel territorio vanno chiedendo alle società telefoniche di «mettersi una mano sul cuore e una sul portafoglio» per risolvere questo gap, ma senza risultato. Per ora. «Ho inviato una comunicazione ufficiale a questi enti», dice Zanella, «per capire cosa fare per evitare che, in caso di incidente, si perdano minuti preziosi per cercare un’area dove c’è campo per il cellulare così da chiamare i soccorsi. Fino allo scorso anno, c’era una postazione telefonica di pubblica utilità al ristorante Ai 4 Pass. Poi quando ha chiuso è rimasto soltanto l’agriturismo Orsera. Ma non è un punto di pubblica utilità, bensì il telefono è stato installato dall’esercizio commerciale per la sua attività perché lo smarphone non prende. Quando c’è stato l’incidente mortale a Serena Zanella la persona che era con lei ha dovuto correre tanto per riuscire a trovare campo. E avrebbe dovuto correre ancora per altri 2,5 chilometri se non avesse incontrato la guardia della diga e quindi chiamare il 118. La necessità di garantire la copertura telefonica era anche nel programma elettorale della mia lista ed intendo garantire non solo ai residenti ma anche ai tantissimi turisti che in questi giorni stanno visitando la Val Canzoi la sicurezza della tempestività di intervento in caso di bisogno».
Ad oggi l’amministrazione comunale non ha ancora pensato ad una soluzione in particolare, «si potrebbero installare dei ripetitori Gsm di telefonia mobile. Comunque sia», conclude il primo cittadino, «va trovata in tempi rapidi una soluzione. Io credo che i costi dell’operazione dovrebbero essere soltanto l’appendice della discussione, perché prima di tutto vengono la sicurezza e l’incolumità delle persone. Si tratta di assicurare un servizio di pubblica utilità, vitale per la popolazione e per la montagna».
Per settembre, quindi, è atteso un vertice tra Usl, Soccorso alpino, Provincia, ente Parco e «tutte le associazioni che operano nel territorio per discutere delle soluzione da trovare. Ormai non si può più derogare».
(p.d.a.)
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