Servizio civile, trentasei posti nelle associazioni e nei Comuni

Comitato d’Intesa e Unione montana feltrina rilanciano l’opportunità per i giovani Potranno lavorare anche nel campo della protezione civile, in tutta la provincia

BELLUNO

Opportunità di lavoro, di crescita e una formazione spendibile per costruirsi un futuro. Dopo due anni torna in Veneto il Servizio civile regionale. Giovani dai 18 ai 28 anni potranno impegnare un anno a favore della comunità e del volontariato. Per la provincia di Belluno sono previsti 36 posti, suddivisi in tre progetti coordinati dall’Unione Montana Feltrina (ventuno) e dal Comitato d’Intesa (quindici).

I ragazzi saranno occupati nelle biblioteche, nei musei, nelle associazioni di volontariato di tutta la provincia, nei Comuni, dove raccoglieranno le informazioni necessarie per elaborare o aggiornare i piani di Protezione civile. L’indennità mensile è di 270 euro per un impegno settimanale di 18 ore.



«I giovani che fanno servizio civile hanno un’opportunità unica di crescere, imparare nuove mansioni, impiegare il tempo facendo qualcosa di utile per la cittadinanza», spiega Giorgio Zampieri, presidente del Comitato d’Intesa e del Csv. «Siamo molto soddisfatti di aver trovato la collaborazione di enti pubblici e privati e di aver creato un team di lavoro».

Il concetto della rete viene sottolineato anche da Paolo Capraro, responsabile dei progetti di servizio civile per il Csv-Comitato d’Intesa. «Abbiamo iniziato nel 2005 e il protocollo firmato con l’Unione montana feltrina è stato molto importante per costruire una rete».

Che funziona: «L’80% dei ragazzi che fa servizio civile poi trova lavoro», precisa Capraro. Il Comitato d’Intesa ha ospitato anche cinque ragazzi migranti negli ultimi due anni, e quattro di loro hanno trovato lavoro terminata l’esperienza da “civilino”.



I ragazzi lavoreranno nella sede dell’Um feltrina, nei Comuni e le biblioteche di Sedico, Sospirolo, Mel, Trichiana, Lentiai, Calalzo, San Pietro, Taibon, Chies, Tambre, il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e l’Unione Montana Valbelluna. I due progetti tra cui scegliere sono “Le Montagne di Cultura – La Cultura in Montagna” per la valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e librario e “Protezione Civile: condividiamo le esperienze. Uniamo le forze” per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio locale culturale, artistico, architettonico, paesaggistico. Ventuno sono i posti a disposizione



Quindici i posti a disposizione per operare con le associazioni Belluno-Donna, Anffas (famiglie di persone con disabilità), Assi, Bellunesi nel mondo, Croce Verde, Comitato Pollicino, consorzio delle pro loco agordine, Scuole in Rete, Comitato d'Intesa (segreteria e trasporto solidale), la casa di riposo di Meano e la parrocchia di Santa Giustina. Il progetto, “Promotori della solidarietà in provincia di Belluno”, torna sul territorio per la settima edizione.



Possono partecipare alla selezione i giovani che alla data di presentazione della domanda (c’è tempo fino alle 14 del 17 settembre) abbiano compiuto il 18esimo anno di età e non abbiano superato il ventottesimo. Devono essere residenti o domiciliati in Veneto oppure cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia (sono quindi accettate anche le domande da parte di giovani migranti).

Il bando e la modulistica sono sul sito www.serviziocivilebellunese.wordpress.com. Per info 0439 396033-236 o serviziocivile.umf@feltrino.bl.it; 0437 950374 o serviziocivile@csvbelluno.it). —

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