Servono volontari per aiutare i bisognosi

Don Diego Bardin: «Diamo una mano anche a chi non riesce a pagare le bollette e rischia di restare senza luce e gas»
Di Raffaele Scottini

FELTRE. La Caritas feltrina cerca volontari per potenziare il servizio di aiuto solidale e far fronte ai problemi dei bisognosi, che da un punto di vista numerico nell'ultimo periodo non sono aumentati, ma non c'è neanche una diminuzione e in vista dell'inverno la preoccupazione resta alta, perché le necessità sono sempre tante.

A dirlo è don Diego Bardin, presidente della Caritas: «Continuano a cambiare i tipi di richiesta, ci vogliono elasticità e anche prontezza nell'andare incontro alle varie situazioni e ci siamo accorti che abbiamo bisogno di avere altre persone che aiutino quelle che già stanno facendo bene. Attraverso i parroci abbiamo avvisato nelle varie parrocchie che se ci sono volontari che desiderano impegnarsi in questo tipo di servizio, si facciano avanti».

Ieri sera è stato organizzato un incontro specifico nella chiesa degli Angeli. «La Caritas feltrina (che adesso è composta da un gruppo di una ventina di persone) dà un servizio di supporto a tutte le Caritas parrocchiali, mantenendo i magazzini degli alimenti, degli indumenti e dei mobili, oltre alla gestione delle case di prima e seconda accoglienza che ci sono a Feltre», spiega il presidente dell'associazione diocesana di solidarietà don Diego Bardin.

Che aggiunge: «Ci sono delle situazioni di marginalità legate non semplicemente agli aspetti economici, ma che riguardano difficoltà di inserimento sociale, problematiche di carattere mentale e di relazioni. Queste persone molte volte si trovano isolate, non trovano lavoro e di conseguenza hanno anche problemi economici. Ci sono già associazioni, oltre alle istituzioni pubbliche, che fanno la loro parte, ma ci siamo accorti che sempre di più si rivolgono a noi per chiedere un sostegno e un accompagnamento. Dobbiamo vedere come fare».

La Caritas percepisce i bisogni delle persone che giornalmente bussano alla sua porta. Non esiste solo l'emergenza alimentare, ma c'è anche quella abitativa, perché tra affitto e bollette da pagare, in tanti, troppi, non ce la fanno a sostenere le spese per la casa. In vista anche dell'arrivo dell'inverno, «la preoccupazione c'è: le utenze per molti sono una grande difficoltà», sottolinea don Diego Bardin. «Se uno non paga le bollette, gli chiudono i rubinetti e i contatori. Stiamo già venendo incontro alle emergenze di famiglie rimaste senz'acqua e luce. Sapendo che fanno già fatica quando si consuma poco nel periodo estivo, ci immaginiamo come sarà per scaldarsi nell'inverno».

Quanto ai numeri della povertà, «non abbiamo grandi aumenti, ma neanche diminuzioni. Alcune famiglie, soprattutto extracomunitarie, sono andate via, e ci sono famiglie italiane che finora avevano tenuto bene ma adesso si trovano in difficoltà», dice il presidente dell'associazione diocesana di solidarietà. «Non vediamo una situazione occupazionale che permetta di risolvere i problemi, non c'è ancora il ritorno che si sperava a una situazione positiva».

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