Sest, in nove mesi 39 assunzioni e investimenti nell’innovazione

L’azienda di Limana ha illustrato ai sindacati i brillanti risultati conseguiti fino a settembre Deola e Calderone: il rinnovamento della linea verniciatura ha portato un aumento della produzione

LIMANA. Trentanove assunzioni in nove mesi e investimenti importanti sulla produzione. Continua la striscia positiva della Sest di Limana, i cui vertici ieri hanno incontrato i sindacati per fare il punto della situazione dei primi nove mesi del 2016.

«L’azienda è sana e in crescita», commentano Benedetto Calderone della Fiom Cgil e Bruno Deola della Fim Cisl. «La Sest a gennaio aveva 220 dipendenti, a settembre ha raggiunto quota 259. Parliamo di 39 assunzioni: metà sono stabilizzazioni di persone già presenti in fabbrica con contratti a termine, mentre l’altra metà sono lavoratori “somministrati” e con contratti di alcuni mesi. Ma non è detto che questi non possano essere stabilizzati agli inizi del 2017. Nell’accordo integrativo sottoscritto è infatti prevista l’assunzione dopo 24 mesi di incarichi a termine».

Bene anche i dati relativi al fatturato: «È in aumento rispetto al 2015: si parla di alcuni milioni al di sopra del budget previsionale», sottolinea Calderone.

Sest ha voluto investire, oltre che sulle persone, anche sull’innovazione. Significativi, in questo senso, gli investimenti effettuati: alcune linee sono state migliorate, mentre altri macchinari sono stati acquistati. «Ma l’investimento maggiore è stato quello previsto per il rinnovamento dell’impianto di verniciatura, costato due milioni di euro», precisano i sindacalisti. «L’azienda poteva scegliere se fare questa spesa a Limana o nello stabilimento in Polonia, ma alla fine ha deciso di investire nel Bellunese. E ora arrivano qui i pezzi anche dall’Est Europa».

L’intenzione della società resta quella di proseguire negli investimenti anche nel 2017, soprattutto per la realizzazione di prodotti con dimensioni particolari per assecondare così la richiesta del mercato. Arricchito anche il carnet dei clienti. «Visto l’andamento», prosegue Deola, «crescerà anche il premio di risultato, che si basa su tre parametri: efficienza, qualità e scarti. Se tutti gli obiettivi dovessero essere raggiunti, il premio potrebbe portare nelle tasche dei lavoratori dai 400 ai 900 euro alla fine dell’anno».

Durante l’incontro è stato anche stilato il calendario delle ferie natalizie: lo stabilimento sarà chiuso dal 17 dicembre all’8 gennaio.

«La positività dei risultati», commenta il referente della Fiom, «è da ricercare anche nel clima di sereno confronto instaurato in azienda tra i vertici e le parti sociali, un clima che ha portato alla sigla di un accordo integrativo che influisce sulla crescita aziendale».

«Sest», conclude, «è un’impresa leader a livello europeo nel suo genere, cioè la produzione di evaporatori per i banchi commerciali refrigeranti. Con questi passi avanti si è contribuito a valorizzare le competenze e le produzioni locali».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi