Sette daini uccisi e due spariti da un’area recintata vicino a Castoi

Un muro alto due metri non ha fermato i predatori: probabilmente si tratta di una coppia di lupi

BELLUNO. Sette daini uccisi e due spariti. È il risultato di una predazione, probabilmente opera di una coppia di lupi, avvenuta alcuni giorni fa in due riprese in un’area vicina a Castoi, un terreno recintato di 8 ettari e mezzo, dove ci sono abitazioni e dove vivono in libertà 17 daini (15 adulti e due nuovi nati) e due cavalli.. «È un grande recinto con un muro di cemento alto in alcuni punti anche due metri. Dentro c’è anche la nostra casa» racconta Alberto Gabrieli, uno dei proprietari.

La zona si trova tra Castion e Castoi: «Abbiamo un allevamento dalla fine degli anni 70. In quarant’anni non era mai successo nulla».

«Quattro giorni fa abbiamo sentito un forte odore e abbiamo trovato le prime cinque carcasse già in decomposizione, erano in mezzo all’erba alta e non ce ne eravamo accorti. Due giorni dopo abbiamo trovato gli altri due daini uccisi, era accaduto durante la notte precedente perché il sangue non era ancora coagulato. Vuol dire che i predatori sono tornati in due momenti diversi, a pochi metri dalle case», racconta ancora Gabrieli.

Sul posto sono arrivati la polizia provinciale di Belluno, i veterinari, e la polizia locale. «La polizia provinciale ha fatto il sopralluogo: per sapere se si tratta davvero di lupi sarebbe necessario il test del Dna, ma tutto lascia pensare che siano stati loro, ci è stato detto, soprattutto per il modus operandi. Cioè le carcasse sono state svuotate, le interiora trascinate per metri e ci sono dei grossi segni di azzannamento sul collo. Gli agenti hanno parlato almeno di una coppia e insieme abbiamo perlustrato l’area perché c’era anche in pericolo che fossero rimasti dentro il recinto, magari nascosti tra gli alberi o nella zona paludosa. Non abbiamo trovato nulla. Anche secondo i veterinari dell’Usl dovrebbe trattarsi di lupi. Poi la polizia locale ci ha dato il permesso di seppellire le carcasse».

Dal numero totale dei daini vivi e uccisi, mancano all’appello due animali adulti che non sono stati trovati. Ma come sono entrati, visto il recinto di cemento alto due metri? «Ci hanno detto che i lupi possono saltare fino a due metri e inoltre il recinto in qualche punto è un po’ più basso. Inoltre c’è un corso d’acqua che attraversa la proprietà. Potrebbero essere entrati da lì. Abbiamo installato delle fototrappole per cercare di capire cosa succede».

Quello dei lupi, conclude Gabrieli, sta diventando un problema importante.

Sostanzialmente sono ormai arrivati a pochi metri dalle case abitate, a due passi da una frazione affollata da cinquecento persone come Castoi.

«Quello su cui riflettere è il prezzo che ha la libertà di questi animali: a cosa siamo disposti a rinunciare, a vivere all’aria aperta?». —

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