Sette sconosciuti al Fisco scoperti dalla Finanza di Belluno

I dati dell’attività da gennaio ad oggi parlano di cinque denunce per reati fiscali. Nel mirino piccoli professionisti in campo sanitario. Accuse anche di peculato
BELLUNO. Sette evasori totali o paratotali, cinque denunciati per reati fiscali, omessi redditi tali da incocciare con il codice penale. Ma non c’è solo l’evasione dell’imposta diretta e Iva nelle mire della Gdf: i primi cinque mesi del 2017 per la guardia di finanza hanno portato a 46 piani operativi per contrastare l’illegalità economico-finanziaria in provincia. Ci sono finiti in mezzo amministratori locali e imprenditori turistici, funzionari e imprenditori che offrono lavoro in “nero”, anche professionisti nel campo sanitario e gestori di alberghi che hanno goduto di finanziamenti non dovuti: i reati vanno dall’evasione al sommerso, danni erariali, accuse di peculato e abuso di ufficio, smercio prodotti contraffatti, controllo di operazioni finanziarie sospette.


Il punto sulla situazione, il colonnello Patrizio Milan, comandante provinciale della Guardia di Finanza, lo ha fatto ieri in occasione del 243° anniversario della fondazione del Corpo.


Una cerimonia “sobria”, nella sede provinciale di via Mezzaterra, davanti al prefetto Francesco Esposito, al rappresentante della procura, ai responsabili provinciali delle forze di polizia, 7° Reggimento Alpini, vigili del fuoco, dell’Agenzia delle entrate, e dei finanzieri in servizio e i militari in congedo delle sezioni di Belluno e S. Stefano dell’Associazione Finanzieri d’Italia.


I dati forniti da Milan parlano dell’esecuzione di 48 tra verifiche e controlli fiscali, con la scoperta di 7 evasori totali o paratotali e la denuncia all’autorità giudiziaria di 5 persone per reati fiscali: i settori sono i più disparati, fra loro anche piccoli professionisti in ambito sanitario. E a questi si aggiunge la scoperta di quattro imprenditori che impiegavano 12 lavoratori “in nero” o irregolari.


La Finanza ha sollevato un velo anche sui reati contro la pubblica amministrazione: 14 le denunce a funzionari, dipendenti pubblici e amministratori per peculato e abuso d’ufficio: inchieste sui finanziamenti per la maggior parte. Sono invece 32 i soggetti segnalati alla procura della Corte dei Conti per un danno erariale di tre milioni di euro. Una denuncia riguarda una truffa per un milione e 32mila euro segnalata all’autorità giudiziaria in ambito turistico: nell’Agordino sarebbero stati ottenuti indebiti finanziamenti agevolati nell’ambito degli incentivi previsti dal settore, per la realizzazione di una struttura ricettiva. È una inchiesta non ancora conclusa da parte delle fiamme gialle che hanno già segnalato tutto alla procura. Ben 56 le operazioni finanziarie sospette (anche all’estero) sotto controllo e che sarebbero risultate “regolari”. Nel campo della contraffazione, sono stati sequestrati oltre 1.700 prodotti non conformi alle norme sul “made in Italy” o sulla sicurezza prodotti, nei settori abbigliamento e accessori, bigiotteria e giocattoli, per 67.000 euro: tre le denunce.


Infine le due stazioni di soccorso alpino di Auronzo e Cortina hanno soccorso 67 persone, oltre a svolgere attività vigilanza e soccorso sulle piste dei comprensori sciistici delle Cinque Torri e del Siera di Sappada. Finanzieri che hanno partecipato a gennaio, anche con unità cinofile, alle operazioni di soccorso sul hotel Rigopiano travolto da una valanga a Farindola.
(cri.co.)


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