Sette tentativi di truffa ai tabaccai

I falsi addetti Lottomatica hanno tentato di colpire in tutta la provincia. Brandalise: «Siamo nel mirino, dobbiamo fare attenzione»

BELLUNO. Cinque truffe di finti operatori di Lottomatica l’anno scorso e due già nei primi giorni del 2016. La Federazione dei tabaccai (Fit) di Belluno suona la sveglia ai propri associati, affinché alzino la guardia e osservino piccoli accorgimenti per evitare queste brutte sorprese. Ieri pomeriggio, la Fit locale ha analizzato questa recrudescenza delle truffe ai danni degli addetti del comparto. «L’anno scorso», spiega il vice presidente della categoria, Corrado Brandalise, «cinque tabaccherie tra Lozzo, Auronzo, Pieve di Cadore e Feltrino sono state vittime di questi raggiri e per una di loro la “botta” è stata davvero pesante: in pochi minuti la titolare si è vista portare via 19 mila euro sotto forma di ricariche su carte prepagate. Quest’anno, invece, nel giro di tre giorni si sono registrati già due episodi (uno andato a segno e l’altro tentato): in un caso, quello di Longarone, il titolare della ricevitoria si è visto defraudare di 6 mila euro. Bisogna fare attenzione, non si può continuare in questa maniera», dichiara Brandalise.

«Anche perché», tiene a precisare il vice presidente Fit, «gli operatori di Lottomatica arrivano solo se sono chiamati in seguito alla segnalazione di un problema all’attrezzatura in uso al tabaccaio. Quindi, dobbiamo fare attenzione se si presenta o ci telefona qualcuno dicendo di essere un tecnico di questa società, soprattutto se non è stato espressamente chiamato».

«Abbiamo anche la possibilità di verificare i dati di chi si spaccia per operatore Lottomatica chiamando un numero verde», ricorda Brandalise. «Quindi chiedete sempre documenti identificativi e tesserini, come ha fatto la titolare della tabaccheria di Gosaldo, mossa che ha svelato le cattive intenzioni del falso tecnico che poi se l’è filata».

Sono momenti duri per i tabaccai bellunesi: dai valori bollati, ai falsi operatori Lottomatica, fino alle ricariche telefoniche “a gratis”: la truffa è dietro l’angolo. «Qualche tempo fa in una tabaccheria del centro di Belluno un signore è entrato per fare una ricarica telefonica da 30 euro, ma quando è venuto il momento di pagare, con la scusa di aver dimenticato il portamonete, se n’è andato, avendo però “intascato” la ricarica. Questo per dire che dobbiamo stare sempre molto attenti: se abbiamo dei dubbi, chiamiamo le forze dell’ordine. Per quanto possiamo, come federazione abbiamo deciso di organizzare degli incontri in provincia per informare i nostri associati su questi problemi e dando loro indicazioni su come comportarsi».

E per scongiurare l’aumento delle truffe on line, Prefettura e forze dell’ordine diffonderanno, a breve, un vademecum, soprattutto a tutela delle fasce più deboli, come gli anziani. Del progetto ne ha parlato ieri il Coordinamento della sicurezza. Il vademecum sarà presentato, probabilmente, già a febbraio.

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