Settimana corta, no all’orario 8-14

Dirigenza e consiglio d’istituto disponibili a studiare altre formule che permettano di lasciare a casa i ragazzi al sabato
FELTRE. C’è la disponibilità a considerare la settimana corta, dal lunedì al venerdì, da parte della dirigenza della scuola media “Rocca”. Ma non sull’articolazione oraria 8-14 proposta da un gruppo di genitori che fanno capo al comitato. Al prolungamento a sei ore di lezione, per cinque giorni alla settimana, la dirigenza con il consiglio di istituto proporrà un’alternativa, che potrebbe tradursi in un paio di rientri pomeridiani.


Non prima, però, di aver avviato un’indagine conoscitiva, tramite sondaggio, sulle esigenze e le possibilità delle famiglie (cosa che impegnerà il gruppo di lavoro avviato allo scopo per un anno almeno). E non prima di avere garanzie sulla disponibilità del Comune a predisporre un rinforzo nel trasporto scolastico e un sostegno per la mensa interna alla scuola. C’è poi da considerare, prima di mettere mano a una nuova organizzazione del lavoro di formazione didattica, anche l’aspetto delle problematiche sociali e quello dei disturbi di apprendimento, con o senza certificazione del servizio età evolutiva.


Di tutto questo si è parlato ieri, quando la preside Viviana Fusaro ha convocato i rappresentanti del comitato genitori, presieduto da Stefano Mariconz, per un confronto con il presidente del consiglio di istituto Andrea Casagrande, con il vicepreside Paolo Perco e con i docenti dell’istituto sulla questione della cosiddetta settimana corta, soprattutto alla luce della richiesta recentissima degli stessi genitori proponenti. Che hanno rettificato la data di avvio del progetto, non più per l’anno scolastico 2018/2019 ma per il successivo, reiterando però la proposta delle sei ore di lezione per cinque giorni settimana.


«Accogliamo con piacere l’idea, come proposto da alcuni genitori, di essere una scuola apripista, ma per fare questo è necessaria una fase organizzativa e di verifica della fattibilità, anche in riferimento alle caratteristiche specifiche del nostro territorio. Questo non vuol dire che ci sia una preclusione verso la proposta del sabato libero, tant’è vero che già dall’anno scorso si sono avviati contatti con l’amministrazione comunale». A dicembre, ha detto la preside, il collegio docenti è tornato a riunirsi per discutere della questione: «L’assemblea degli insegnanti non si è espressa in maniera negativa. Anzi, ha manifestato interesse per la proposta, riservandosi però di valutare soluzioni alternative a quella di un orario unico dalle 8 alle 14 per un calo dell’attenzione che, secondo quanto ribadito dai dicenti anche ieri, potrebbe appesantirsi».


A tal proposito non fa testo l’idea di prevedere, per le ore finali, materie cosiddette leggere, come avanzato dai genitori che propongono la settimana corta con estensione di orario: «Non esistono insegnamenti di serie A e di serie B: tutte le materie studiate contribuiscono alla formazione della personalità dei nostri studenti in egual misura», ha detto il presidente di consiglio Andrea Casagrande. Con l’aiuto del direttore servizi generali e amministrativi Guido Sgrò, nominato dalla Regione a fine ottobre, la dirigente Fusaro ha illustrato le sperimentazioni avviate dalla scuola media “Rocca” «in vista di una sempre più efficace e moderna azione educativa». A partire dal progetto per l’inclusione, di cui la “Rocca” è scuola polo regionale come per il progetto per la multiculturalità.


Laura Milano


Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi