Settimana torrida: la colonnina sfiorerà i quaranta gradi

L’allarme dell’Arpav: «Questa nuova ondata di caldo sarà la più lunga e più acuta di tutta l’estate» 
Ultimo giorno di scuola a Lambioi beach
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BELLUNO. Quella che interesserà dalla giornata di oggi anche la provincia di Belluno sarà l’ondata di caldo più lunga e più intensa dell’estate 2017. La colonnina di mercurio salirà progressivamente e raggiungerà valori eccezionali, molto superiori alle medie del periodo.


«Un forte caldo di origine africana che accompagnerà tutta la settimana, ma probabilmente si protrarrà anche fino ai primi giorni della prossima. E non mancherà di creare qualche situazione di disagio alla popolazione della montagna bellunese», mette in allerta Gianni Marigo, previsore dell’Arpav di Arabba.


Particolarmente fastidiosa sarà la durata di questo clima rovente. «L’estate di quest’anno è già stata caratterizzata da giornate molto afose e con temperature sopra la norma. Ma questa nuova ondata di caldo, a differenza delle precedenti, sarà più lunga e più acuta», dice ancora Marigo. Un fenomeno che ricorda la stagione estiva 2012. «Ma il record è finora costituito dal 2003», ricorda il previsore. «È ancora presto, oggi, per dire se questa settimana andremo a superare quei valori storici. Quel che possiamo però affermare già per certo è che ci troveremo di fronte a un caldo severo».


Il promontorio di origine sub-tropicale che si sta espandendo dall’Algeria all’Ucraina farà capolino oggi anche nel Bellunese. Il tutto accompagnato da forti correnti in quota da sud-ovest, che scorrono lungo il margine occidentale dell’alta pressione e che apporteranno sulle Alpi masse d’aria molto calda e relativamente secca e stabile.


«Lo zero termico si avvicinerà ai 5.000 metri. Sui 2.000 si raggiungeranno i 20 gradi», precisa Marigo, «e già da domani (oggi,
ndr
) le temperature raggiungeranno picchi massimi di 32-34 gradi. Ma sono destinate a salire, superando ampiamente i 35-36. In più, la provenienza sud-occidentale delle masse d’arie porterà una discreta umidità, che andrà ad accumularsi nei bassi strati, facendo percepire un caldo ancor più elevato e creando situazioni di disagio».


Insomma, clima rovente e afa che continueranno per tutta la settimana. E, come si diceva, con ogni probabilità potranno essere presenti anche all’inizio di quella successiva. Così come non sono esclusi, come spesso accade in presenza di temperature molto elevate, temporali di calore.


«Al momento sembra comunque che il rischio sia basso. Gli eventuali fenomeni, inoltre, non dovrebbero essere intensi. O comunque limitati al territorio dolomitico, con probabilità più elevata mercoledì e giovedì», dice ancora il previsore Arpav, precisando però che l’instabilità connettiva, in situazioni come quelle di questi giorni, è «subdola dal punto di vista previsionale».


«Un’instabilità che i modelli fanno fatica a prevedere», ribadisce. «Per fare un esempio, un fronte variabile ha attraversato tutto il territorio provinciale nella giornata di domenica, ma i modelli non sono riusciti a visualizzarlo fino a sera».


Di fronte a giornate che si prospettano roventi le raccomandazioni sono sempre le stesse: solo per citarne alcune, non uscire nelle ore più calde della giornata, bere molti liquidi evitando bevande alcoliche e contenenti caffeina, mangiare frutta e verdura, rinfrescare l’ambiente domestico (se possibile con l’uso di climatizzatore), non lasciare mai persone o animali, anche se per poco tempo, nella macchina parcheggiata al sole.


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