Sfalci, se ne occuperanno gli imprenditori agricoli
BELLUNO. Ad ognuno il suo. Sembra funzionare in questo modo ora l’attività in Nevegal. Anche per una questione di opportunità e di risparmio di spesa, l’Unione montana Belluno-Ponte ha deciso che lo sfalcio, ad esempio, non sarà in capo all’ente, ma sarà demandato agli agricoltori che, oltre a trovare foraggio per il loro bestiame, avranno anche la possibilità di avere delle agevolazioni all’interno del piano di sviluppo rurale. «Si respira maggiore collaborazione tra tutti i soggetti in Nevegal», dice Orlando Dal Farra presidente dell’Unione montana, «e in questo momento di crisi essere in rete è importante. Sapendo che il primo sponsor della montagna è il bel tempo, dobbiamo garantire un ambiente accogliente e pulito a chi viene a trascorrere anche solo una giornata sul Colle». Per questo la questione degli sfalci diventa basilare. «Fino all’anno scorso», spiega Dal Farra, «l’Unione montana faceva sfalciare ad operatori ecologici o ad agricoltori e l’erba veniva mandata al Maserot. Ora invece abbiamo dato ad un agricoltore la possibilità di fare questa operazione utilizzando il foraggio per la sua stalla, dandogli l’opportunità di avere un maggiore punteggio ai fini del piano di sviluppo rurale».
Dal Farra sottolinea che c’è un bando comunale per mettere a disposizione alcuni terreni con tutti i benefici reciproci che avranno agricoltori e Comune da questa sinergia. «Questo piano dovrà essere perfezionato nei prossimi anni aumentando se del caso anche i capi di bestiame al pascolo sul Colle».
Per i ciclisti ed escursionisti che prediligono i percorsi in quota, sono stati aperti i rifugi «e abbiamo chiesto a Veneto agricoltura di usare malga Faverghera. Abbiamo sistemato la strada per il Visentin realizzando un guard rail in legno e consolidando la sede stradale consentendo anche l’uso della navetta. È stato sistemato il sentiero della forestale che porta a malga Col Toront».
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