Sfida tra i produttori di sopresse

Mel, decine di estimatori al concorso promosso dall'associazione Carne Viva. Vince Angelo Isotton

MEL. La tradizione di un territorio si legge anche attraverso la sua gastronomia. Vanno in questa direzione le valorizzazioni di prodotti tipici di un passato rurale che ha segnato la storia della provincia di Belluno, e le numerose manifestazioni attraverso le quali, soprattutto negli ultimi anni, questi stessi prodotti vengono promossi.

È il caso della gara delle sopresse, che si è svolta sabato a Carve di Mel. È da ben 10 anni che l'associazione Carve Viva organizza il concorso, al quale partecipano sempre decine di estimatori del tradizionale insaccato veneto.

Quest'anno erano 25 le sopresse in gara. Sopresse fatte tutte rigorosamente in casa, soprattutto in Valbelluna, ma anche nel Basso Feltrino e in Alpago, con carne di maiale, come vuole la tradizione, e un mix di spezie difficile da elencare. Tutti hanno il loro ingrediente segreto, e nessun produttore è disposto a svelarlo con facilità.

I 25 insaccati in gara sabato, comunque, erano tutti di ottima qualità, e hanno messo in difficoltà la giuria, che ha avuto il suo bel daffare per stilare una classifica ed eleggere i vincitori. Alla fine l'ha spuntata Angelo Isotton, che giocava in casa visto che vive a Carve, e che ha battuto per un solo punto Armando Feltrin. Terzo Andrea Pedol, seguito da Eligio De Vecchi e Dorino Feltrin.

Anche in questa edizione della manifestazione a fare incetta di premi sono stati i produttori locali, perché se Isotton è di Carve, Feltrin è di Montagna di Carve: segno dell'abilità dei produttori locali nel realizzare ottimi insaccati.

Soddisfatti dunque gli organizzatori, soddisfatti i vincitori, ma soddisfatto anche il pubblico che ha preso parte alla serata, e che ha potuto gustare assaggi delle 25 sopresse in gara, accompagnate da stuzzichini preparati dagli abili chef dell'associazione Carve Viva.

In veste di giurata c'era anche il vicesindaco di Mel Silvia Comel, che nel suo discorso, tenuto durante le premiazioni, ha speso parole di lode per gli organizzatori, che sono riusciti, attraverso un semplice concorso, a portare alla ribalta un insaccato tipico della tradizione anche bellunese.

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