Sfonda col Suv la parete della sacrestia

ALLEGHE. Sbatte contro una fioriera, che diventa un ariete e sfonda il muro della sacrestia. Incidente curioso ieri pomeriggio nel pieno centro di Alleghe. Un turista romano settantenne alla guida di un Suv (una Bmw X3), probabilmente per un errore dovuto all’utilizzo del cambio automatico, ha prima urtato un’auto che si trovava parcheggiata in piazza, poi ha sbattuto contro una fioriera che funge anche da panchina, e, usandola praticamente come un ariete, ha sfondato il muro della sacrestia, creando un bel buco e andando a rovinare anche degli armadi che erano addossati a quella parete.

Nell’incidente non sono rimasti feriti né il conducente della Bmw né quello dell’Audi A4 che è stato urtato in prima battuta. È stata una fortuna che non sia successo nulla di grave, perché in quel momento i bar che si affacciano sulla piazza erano pieni di gente. Il botto, comunque, si è sentito distintamente all’interno della chiesa e fuori, in piazza.

In chiesa in quel momento c’erano delle signore intente nelle operazioni di pulizia. Sono state loro a chiamare il parroco, don Adalberto, che in quel momento si trovava in canonica e non aveva sentito nulla. «Peccato per gli armadi, sono antichi», racconta il parroco. «Erano stati restaurati di recente». Contengono i paramenti sacri che si usano nelle cerimonie e qualche volume. «Le signore si sono spaventate, anche perché non avevano capito cos’era successo. Certo che quella fioriera è robusta, e la macchina l’ha spostata».

Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Cortina e i Vigili del fuoco. I carabinieri hanno fatto l’alcol test al conducente del Suv, ma l’uomo è risultato negativo. Dai primi rilievi sembra dunque che l’incidente sia frutto di un semplice errore umano.

Lungo il lavoro dei vigili del fuoco, che hanno dovuto prima rimuovere gli armadi e spostarli, poi eliminare i calcinacci e i pezzi del muro, e infine tamponarlo per evitare di lasciare un’apertura di un metro quadro nella parete. Ci sono volute circa tre ore per portare a termine l’intervento.

Alessia Forzin