Shopping con la carta dell’avvocato nei negozi di Cortina e Belluno
La polizia ha indagato tre coppie: sei ragazzi laziali tra 17 e 25 anni, ripresi dalle telecamere. La merce è stata recuperata
CORTINA. Shopping a Cortina e Belluno con la carta di credito dell’avvocato, che l’aveva persa. La polizia del commissariato di Cortina ha denunciato sei giovani di Roma e Viterbo, due dei quali minorenni: tre coppie di ragazzi (tra i 17 e i 25 anni) che nel luglio di quest’anno avevano girato un paio di negozi della Regina facendo acquisti con una carta di credito smarrita da un bellunese. Una vacanza in una casa affittata, per loro, con la voglia di fare una “bravata” che ha avuto risvolti penali pesanti.
In un paio di mesi gli investigatori coordinati dal dirigente Luigi Petrillo hanno dato nome e volto ai sei, grazie anche alle riprese della videosorveglianza e al feedback degli importi di spesa che il malcapitato bellunese si vedeva arrivare via sms sul cellulare, avendo attiva l’opzione di Cartasì: man mano che la carta veniva usata, comparivano le spese nei negozi, una sorta di mappa interattiva che ha fornito la pista agli inquirenti. I sei sono tutti indagati per indebito utilizzo di carte di credito.
Il primo acquisto fraudolento risale al 23 luglio: intorno alle 19.35 la Volante del commissariato è intervenuta in una gioielleria del centro cortinese: la titolare spiegava che una coppia di giovani aveva acquistato una collanina in oro per 240 euro, pagandola con una carta di credito; la stessa ribadiva che appena dopo l’uscita della coppia dal negozio veniva contattata dal servizio della “Carta sì” che l’avvisava che tale carta era stata sottratta al legittimo proprietario ed era da ritirare.
La carta era stata smarrita poco prima da un avvocato residente a Belluno che l’aveva persa nel centro del capoluogo: l’uomo se n’era reso conto grazie alla notifica di acquisti via sms, in cui veniva avvisato che la carta era stata utilizzata per due volte, una nella gioielleria, la seconda circa 10 minuti prima, sempre a Cortina, in un negozio di abbigliamento, per 579 euro. Entrambi i negozi cortinesi avevano un sistema di videosorveglianza che ha permesso alla polizia di avere i tratti somatici dei giovani: nel negozio di abbigliamento si sono presentati in sei (tre ragazzi e tre ragazze) e una corrispondeva a quella che aveva poi acquistato fraudolentemente anche la collanina in gioielleria.
Con le telecamere comunali del centro cortinese, la polizia è quindi riuscita a rifare anche il percorso delle coppie: erano arrivate su una Toyota Prius marrone, che avevano parcheggiato nei pressi del piazzale Ex Stazione Ferroviaria.
Alle 16.10 circa del 24 luglio, durante un servizio di ricerca dell’auto in questione, un agente la notava in via Cesare Battisti: con altri colleghi si è quindi proceduto a identificare una coppia di ragazzi a bordo e che corrispondeva ad una di quelle viste durante gli acquisti. Poco dopo è stata fermata anche una seconda coppia che aveva raggiunto la precedente, ignara del fatto che ci fosse la polizia: i giovani spiegavano di essere un unico gruppo di amici formato da più persone. Gli uomini del Commissariato li hanno portati tutti in ufficio per chiarire i fatti, e sono stati raggiunti anche dalla terza coppia che era andata invece in gita quel giorno. Identificazione per tutti, con l’epilogo che tutti e sei i giovani, con la comparazione con le immagini estrapolate dalle telecamere di videosorveglianza, sono stati riconosciuti come gli autori degli acquisti impropri in tutti e due i negozi interessati.
I ragazzi hanno spiegato alla polizia di aver fatto quattro compere: tre a Cortina e uno a Belluno, e che tutta la merce (felpe, una matita per gli occhi e la collanina) si trovava a Cortina nell’alloggio: merce tutta recuperata.
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