Si aprono spiragli per lo spostamento

BELLUNO. Si fa sempre più concreta la possibilità di spostare l’elettrodotto Terna che, nella zona di Levego, passerebbe molto vicino alle abitazioni. Il Comune di Belluno ha ripreso in mano il...

BELLUNO. Si fa sempre più concreta la possibilità di spostare l’elettrodotto Terna che, nella zona di Levego, passerebbe molto vicino alle abitazioni. Il Comune di Belluno ha ripreso in mano il progetto, e giovedì l’assessore Luca Salti ha portato in Seconda commissione l’alternativa sulla quale sta lavorando per venire incontro alle esigenze dei cittadini, che da mesi chiedono attenzione nei confronti di questa problematica.

Alla presentazione del progetto, Terna non aveva chiuso le porte in faccia a un eventuale spostamento, dal greto del Piave alla costa del Nevegal, ma «serve un’integrazione del progetto», spiega Salti. La faccenda è delicata, sul piatto ci sono cittadini arrabbiati e una società, Terna appunto, che ha già presentato il suo piano di razionalizzazione e sviluppo della rete di trasmissione nazionale nella media valle del Piave. Servirà quindi qualche settimana per capire come evolverà questa situazione.

Salti mostra un cauto ottimismo, ma cauto, appunto.

L’alternativa di far passare l’elettrodotto sopra il Castionese, lungo la costa del Nevegal, era già stata proposta da Terna quando si stavano decidendo i dettagli del progetto, qualche anno fa, ma l’amministrazione comunale di allora (guidata dal sindaco Prade) la scartò. Troppo alto l’impatto ambientale, secondo gli amministratori, che decisero che i tralicci avrebbero dovuto passare per l’abitato di Levego.

Quando i cittadini lo scoprirono, a una manciata di giorni dalla consegna delle osservazioni, si scatenò un pandemonio, con proteste e polemiche che non si sono mai placate. L’unica toppa che riuscì a metterci il Comune fu il fare proprie le osservazioni presentate dai comitati (di Levego e Andreane), appoggiando, di fatto, le preoccupazioni dei cittadini.

Un mese fa la nuova amministrazione ha deciso di riprendere in mano tutta la questione e di chiedere alla commissione Via (Valutazione di impatto ambientale) regionale, di valutare, appunto, che impatto avrebbe far passare l’elettrodotto sopra il Castionese. Ora si è giunti all’esame della seconda commissione.

Da risolvere non c’è solo il nodo di Levego. Ad Andreane, per esempio, i cittadini hanno chiesto l’interramento della linea per evitare di avere un traliccio a pochi metri dalle case.

Alessia Forzin

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