«Si è avviata la strada del cambiamento»

Berton, a capo del tavolo tecnico per Anfao, precisa: «Welfare e nuova classificazione degli addetti sono un passo in avanti»
Di Paola Dall’anese

BELLUNO. «Siamo riusciti a contenere la richiesta economica, pur riconoscendo ai lavoratori il diritto e la necessità di vedere soddisfatte le loro necessità a livello salariale. E allo stesso tempo abbiamo favorito uno sviluppo del welfare contrattuale, un fattore ormai indispensabile nelle relazioni industriali. Tutto questo, lavorando con uno spirito di estrema collaborazione e con l’intento di sostenere il successo e la crescita delle nostre imprese».

Così Lorraine Berton, presidente di Sipao, commenta il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro per il comparto dell’occhialeria, stipulato l’altro ieri a Belluno. Tavolo di contrattazione a cui Berton si trovava in qualità di presidente del tavolo tecnico in rappresentanza di Anfao.

La presidente evidenzia alcuni dei punti contrattuali che a suo dire sono destinati a rivestire un ruolo strategico nel futuro del settore e delle imprese che vi operano.

Uno dei punti più rilevanti è quello relativo al welfare, esteso a tutte le imprese, grandi e piccole che siano.

«Si tratta di un contratto innovativo perché portiamo il welfare in tutte le piccole e medie imprese, una cosa fondamentale per riconoscere il livello delle aziende. Con questo», prosegue la presidente, «abbiamo voluto, come imprenditori, che il mondo delle Pmi dell’occhialeria avesse pari dignità a livello nazionale rispetto alle grandi società. Il welfare è un riconoscimento importante di un livello elevato che ha raggiunto l’impresa. Ma è anche un modo per ribadire che le aziende ci sono e restano in Italia e qui investono».

Tra le novità vi è anche la nuova classificazione del personale.

«Questo permetterà alle aziende, in sintonia con i lavoratori, di migliorare il percorso produttivo. Prevede una classificazione non più rispetto ai classici “livelli”, ma in base a gruppi. All’interno dei quali lavoreranno in maniera più ampia sia le imprese che i lavoratori, che potranno così dare il massimo. Siamo di fronte ad una visione “futuristica” dell’impresa, che permette di catturare in modo più vasto le capacità di tutti. Si tratta di un cambiamento importante e sostanziale per l’occhialeria. Un percorso che è ancora in gran parte da costruire e che, come sancito dal contratto, partirà a regime dal gennaio 2017».

Ci sarà anche l’introduzione della possibilità di utilizzare contratti diversi, a cominciare dal part time.

«Ormai fanno parte del percorso di inserimento dei lavoratori in azienda ed è un modo per consolidare questi rapporti. È ormai una certezza. Questo contratto evidenzia come gli imprenditori si stiano tutti impegnando nel reinvestire nelle loro aziende e le prospettive sono sicuramente quelle di voler continuare a migliorarsi».

Insomma un contratto innovativo sia per gli industriali che per i lavoratori.

«È stato un percorso innovativo sotto tutti i punti di vista, e da parte nostra, come imprenditori riteniamo di essere riusciti a far capire che c’è bisogno, nel rispetto delle regole, del cambiamento. E questo contratto ne è la dimostrazione: abbiamo dato, ma abbiamo anche preteso e ora siamo soddisfatti».

Ma come sta l’occhialeria?

«È un settore in fermento, anche se lavorare in queste condizioni politiche non è una cosa facile. E mi riferisco all’Europa, stavolta, non all’Italia che deve avere il coraggio di prendere grandi impegni anche a sostegno delle aziende. È doveroso».

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