Si getta nel lago del Mis, la salva un poliziotto
SOSPIROLO. Lei si tuffa nel lago, ma un sovrintendente della squadra Volanti della questura di Belluno non ci pensa un momento e la raggiunge nelle acque gelide, riuscendo a trarla in salvo.
Il salvataggio risale a qualche giorno fa, quando una volante impegnata nel servizio di controllo della zona di Sospirolo, costeggiando il lago del Mis notava una giovane che piangeva, proprio sulla riva dello specchio d’acqua. Insospettiti dalla scena i due poliziotti hanno fermato l’auto e sono scesi per accertarsi di persona delle condizioni della ragazza, una ventenne della provincia di belluno.
Una volta raggiunta, uno degli operatori faceva appena in tempo a chiederle se si sentisse bene che la ragazza, prima che il poliziotto potesse intervenire, con un movimento repentino e iniziando a gridare si lanciava lungo il breve pendio e si tuffava nelle acque gelide del lago. La giovane rimaneva in superficie per alcuni secondi, probabilmente tenuta a galla dal piumino che indossava, offrendo quindi al poliziotto, gettatosi immediatamente in acqua, la possibilità di raggiugnerla e afferrarla, prima che affondasse. La ragazza, tuttavia, reagiva energicamente, tentando di divincolandosi dalla presa al torace dall’agente.
Vinta rapidamente la resistenza della ragazza e facendo forza con il piede destro contro un grosso masso affiorante vicino alla riva, il poliziotto, rimanendo a galla, riusciva a spingerla contro il ripido pendio ghiaioso e trattenerla, anche se senza riuscire a risalire la sponda. L’agente, temendo un’ ulteriore reazione della donna, tentava nuovamente di calmarla, sussurrandole alcune parole all’orecchio, riuscendo finalmente a calmare la ragazza e permettere al collega di raggiungere e afferrare la ragazza e, successivamente, aiutare il collega, nel frattempo colto da un principio di crampi ai polpacci a causa anche dell’acqua gelida.
I poliziotti, considerata la rigida temperatura dell’acqua in cui era stata immersa e il freddo pungente, hanno subito avvolgto la ragazza con una coperta, stimolandone il movimento, sorreggendola e assecondandola in una lenta deambulazione fino all’auto. La giovane è stata quindi accompagnata al pronto soccorso di Belluno per gli accertamenti del caso.
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