Si intasa una presa di derivazione idrica: garage e scantinati finiscono sott’acqua
«Fosse successo due ore dopo, mentre tutti dormivano, qui attorno sarebbe stato tutto allagato». Nel male Agostino Cadorin riesce comunque a vederci del positivo, mentre, assieme a vari amici e parenti, cerca di pulire il piazzale davanti casa invaso dall’acqua e dal fango.
Nella notte tra venerdì e sabato a Taibon, nella zona di Campagna, è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per evitare il peggio. Una valvola dei pozzi Enel che stanno a monte della strada che porta alla frazione di Soccol si è aperta e non si è più richiusa. L’acqua ha invaso lo stabile, ha rotto una porta ed è precipitata verso la piana sottostante allagando i garage e gli scantinati di tre abitazioni, tra cui quella di Agostino Cadorin.
«Saranno state le 11 e qualcosa di sera», dice Cadorin, «mia moglie ha sentito il rumore dell’acqua, ma col buio non si capiva da dove venisse. A un certo punto ho visto un’auto a fari accesi risalire molto velocemente la strada che porta a Soccol e fermarsi appena dopo la curva. Ho pensato che fosse finita in un buco. Ho preso il pick-up e sono andato a vedere e invece era l’auto dell’Enel che si era fermata nei pressi della struttura dell’Enel.
In quell’istante Cadorin ha realizzato cosa fosse successo. L’acqua era fuoriuscita, aveva eroso la terra soprastante la condotta e, assieme al fango caricato, era scesa per il prato ed era approdata a casa sua. «La fuoriuscita di acqua», spiega Enel Green Power, «è stata causata dai violenti temporali che hanno colpito la zona e che hanno trasportato materiale ghiaioso nei pressi di una presa di derivazione idrica dell’impianto di Tegnas, intasandola parzialmente. Nonostante il funzionamento dei sistemi di protezione della condotta, la dinamica degli eventi ha impedito il completo deflusso dell’acqua che è parzialmente fuoriuscita, provocando l’allagamento dei suddetti scantinati».
«Lì, a monte della strada», spiega Cadorin, «ci sono dei “pozzi” dell’Enel che dovrebbero servire per scaricare l’acqua da un’altra parte. C’è il canale di adduzione e la condotta forzata: una valvola si è aperta e poi non si è più chiusa. Quindi l’acqua ha riempito l’edificio, ha rotto una porta ed è scesa con grande forza. Poi via via l’intensità si è ridotta, ma non si è fermata».
Il risultato ieri mattina lo si vedeva sul muro che accompagna la strada che conduce ai garage dell’abitazione: il livello dell’acqua era arrivato a un metro e mezzo. E sarebbe potuta andare peggio. «Fosse stata una sera normale», sottolinea Cadorin, «l’Enel avrebbe fatto i controlli di routine e non ci sarebbero stati problemi. Purtroppo c’erano tante situazioni in giro legate al maltempo. Il problema sarebbe stato di proporzioni più grosse se la fuoriuscita dell’acqua si fosse verificata due ore dopo mentre tutti dormivano: in quel caso l’acqua avrebbe allagato anche l’area circostante la nostra casa».
Sul posto, assieme alla guardia comunale, sono intervenuti i vigili del fuoco che, con due idrovore, hanno aspirato l’acqua e il fango. Tuttavia questi ultimi avevano già invaso i garage e gli scantinati dove Cadorin (elettricista) tiene tutti gli attrezzi da lavoro. «I danni sono tanti», ammette, «Enel mi ha detto di fare tutte le carte, di certo, però, lunedì non potrò andare al lavoro».
«Abbiamo contattato le istituzioni locali», conclude Enel, «per fornire tutte le informazioni del caso e abbiamo dato la nostra disponibilità all’apertura di un tavolo tecnico per l’analisi dettagliata della situazione». —
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