Si lavora alla fusione con Gsp per creare una maxi società

BELLUNO. Oggi si riunisce anche l’assemblea di Bim Infrastrutture, per approvare il consuntivo 2017. La società, che attualmente gestisce il servizio del gas metano in provincia e le centraline...
La sede di Bim Gestione servizi. In alto, Pierluigi Svaluto Ferro La sede della societa' Bim gestione servizi pubblici La sede di Bim Gsp dove ieri si e' svolto l'incontro
La sede di Bim Gestione servizi. In alto, Pierluigi Svaluto Ferro La sede della societa' Bim gestione servizi pubblici La sede di Bim Gsp dove ieri si e' svolto l'incontro

BELLUNO. Oggi si riunisce anche l’assemblea di Bim Infrastrutture, per approvare il consuntivo 2017. La società, che attualmente gestisce il servizio del gas metano in provincia e le centraline idroelettriche pubbliche (cioè quelle realizzate dai Comuni) dovrebbe anche rinnovare i suoi vertici, perché l’incarico all’amministratore unico Bruno Zanolla era stato prorogato per un anno, ed è in scadenza. «Al momento non mi risulta siano state depositate liste», spiega Umberto Soccal, sindaco di Alpago e presidente del Consorzio Bim. «O si ritirerà il punto oppure si potrebbe andare verso una ulteriore proroga dell’incarico di Zanolla». Lo decideranno oggi i sindaci.

Ci vorrà più tempo, invece, per conoscere il destino di Bim Infrastrutture. La società ha deciso di non partecipare alla gara del gas, dunque quando il settore sarà affidato ad una nuova società (al momento c’è un ricorso pendente al Consiglio di Stato di uno dei partecipanti) Infra si ritroverà con un tesoretto di circa 50 milioni di euro, rappresentante il valore delle reti del gas distribuite in tutta la provincia. Cosa farne? I sindaci, soci di Infrastrutture, devono ancora parlarne, ma intanto sul tavolo c’è una proposta, della quale qualcuno è informato. La fusione fra Bim Infrastrutture e Bim Gsp. Se n’è discusso anche nel direttivo del Consorzio Bim Piave, il 5 marzo.

«È stata una riunione informale fra il direttivo del Consorzio e l’amministratore unico di Bim Infrastrutture», spiega Soccal. «Sono state fatte alcune valutazioni sul futuro della società. Una delle ipotesi considerate è quella della fusione con Bim Gsp, ma vanno fatte alcune verifiche». L’approfondimento, in particolare sullo stato patrimoniale delle due società, è stato richiesto da un gruppo di sindaci, mentre altri stanno spingendo con decisione verso la fusione. La nuova maxi società, che potrebbe anche dotarsi di un direttore, si occuperebbe del servizio idrico, di centraline, e potrebbe allargarsi anche ai rifiuti. (a.f.)

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