«Si metta in sicurezza la frana di Acquabona»

CORTINA. Acquabona non può più attendere. Regione e Comune chiedono a Roma una soluzione definitiva per evitare di chiudere la statale ogni qual volta la frana si muove. E prevenire ogni possibile...
Stefano Da Rin Puppel-Perona-Cortina d'Ampezzo-Frana del Sorapiss
Stefano Da Rin Puppel-Perona-Cortina d'Ampezzo-Frana del Sorapiss

CORTINA. Acquabona non può più attendere. Regione e Comune chiedono a Roma una soluzione definitiva per evitare di chiudere la statale ogni qual volta la frana si muove. E prevenire ogni possibile tragedia.

Il nuovo crollo dal Sorapis ha portato poco meno di diecimila metri cubi di materiale a depositarsi nel canalone che alimenta la frana. «Qui si è accumulato ai detriti preesistenti, dunque ormai il materiale è davvero molto», evidenzia l'assessore regionale all'ambiente e alla protezione civile Gianpaolo Bottacin. «A questo punto serve una soluzione definitiva per Acquabona, si decida se fare una galleria paramassi o un viadotto ma si intervenga».

Oggi la situazione viene tenuta costantemente sotto controllo. Il monitoraggio si fa a vista, ma entro fine giugno saranno messi i sensori che indicheranno ogni movimento della frana e permetteranno al sindaco di intervenire tempestivamente in caso sia necessario chiudere la statale. «Anas ha fatto il progetto e lo sta appaltando», spiega il primo cittadino ampezzano Andrea Franceschi. «Saranno anche collegati ai semafori per attivarli automaticamente nel caso la frana si muova». Accade quando arriva un temporale violento.

I due invasi realizzati dall'Anas «dovrebbero rallentare la frana, ma è necessario mettere in sicurezza Acquabona. È una priorità».

In giugno sarà fatto ancora il monitoraggio a vista, da parte del Soccorso alpino e dei vigili del fuoco, poi arriveranno i sensori. Ma l'obiettivo del sindaco è impedire che il materiale arrivi sull'Alemagna e per questo chiede una soluzione definitiva: «So che c’è un piano di richieste per la sistemazione dell’Alemagna all’Anas, ma non so ancora quali saranno accettate», conclude. «Acquabona però è una priorità». (a.f.)

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