Si può spostare l’edicola davanti al Museo
BELLUNO. La burocrazia ha fatto il suo corso. Si è praticamente concluso il lungo iter per lo spostamento dell’edicola che si trova in piazza Vittorio Emanuele e per il suo rinnovamento.
Con la delibera approvata ieri dalla giunta è stata fatta una sintesi definitiva, «allineando le caratteristiche del progetto che è stato approvato dalla Soprintendenza con quello previsto dal Comune», spiega l’assessore all’urbanistica Franco Frison. Un provvedimento fondamentale, dunque, per permettere al titolare dell’edicola di procedere con la procedure autorizzativa. Ora dovrà essere presentata una Scia, segnalazione certificata di inizio attività, che il Comune dovrà approvare. Sarà l’ultimo tassello per l’avvio dei lavori.
L’edicola, che oggi si trova fra la farmacia Perale e l’ingresso del Museo Fulcis, sarà spostata sull’altro lato della piazza, nello spazio fra i giardini e il teatro comunale (dove vengono montati i gonfiabili o il percorso del trenino per i bambini durante le manifestazioni).
Il nuovo chiosco sarà un po’ più grande di quello attuale, dovrà essere realizzato in vetro e legno e sarà aperto per la vendita al pubblico su due lati. Per proteggere giornali e riviste dalla pioggia si prevede il montaggio di una pensilina su tutti e quattro i lati.
«Abbiamo scelto di seguire percorsi distinti per le due edicole», continua Frison, «così chi è più pronto a procedere può andare avanti». Una volta che il titolare dell’edicola avrà presentato la Scia, e che avrà ottenuto il via libera, avrà sei mesi (prorogabili di altri sei) per portare a termine l’intervento. Che da un lato va nella direzione di migliorare la qualità di vita degli edicolanti stessi, oggi costretti in chioschi di lamiera che diventano forni d’estate e congelatori in inverno, dall’altro di liberare la facciata di Palazzo Fulcis permettendo a bellunesi e turisti di godere appieno dell’opera di ristrutturazione effettuata. Una volta spostata l’edicola, infine, il Comune sistemerà anche l’arredo urbano della piazza.
E per un percorso che si chiude ce n’è un altro che non è mai stato aperto. Da tempo i bar del centro storico chiedono delle linee guida per allestire i dehors delle loro attività. Oggi tutti sistemano sedie e tavolini secondo il proprio gusto, e coprono gli spazi aperti con gazebo di varie fattezze. Il Comune, al momento, non ha tempo per occuparsi del tema: «Almeno fino a giugno saremo impegnati con la rigenerazione urbana», conclude Frison.(a.f.)
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