Si sente male in caserma, salvato militare di Arsiè

L’appuntato dei carabinieri Marino Battistel colpito da infarto durante il servizio nella stazione di Aviano, decisivo l’intervento di tre colleghi con il defibrillatore

Prima ha iniziato a manifestare un malore, poi ha mostrato tutti i drammatici sintomi dell’infarto in arrivo. A distanza di ventiquattro l’appuntato scelto dei carabinieri, Marino Battistel, originario di Mellame di Arsiè, sta meglio ed è fuori pericolo, ancorché ricoverato in terapia intensiva nel reparto di cardiologia, in prognosi riservata all’ospedale di Pordenone. Determinanti per salvargli la vita è stato il soccorso prontamente prestato da tre colleghi che si trovavano con lui nella stazione di Aviano dove il militare arsedese presta servizio. Sono le 21,30 di mercoledì e Battistel è in servizio di piantone alla caserma. Improvvisamente accusa un malore. Per sua fortuna non è solo perché poco prima sono rientrati in caserma gli appuntati Roberto Beraldi e Salvatore Restivo, impegnati in servizio di pattuglia.

Invitano il collega a interrompere il servizio e raggiungere la propria abitazione organizzandosi per sostituirlo. L’appuntato Battistel si toglie l’uniforme, si cambia ma lamenta ripetutamente l’acutizzarsi dei dolori al petto; accomodatosi su una sedia, tetro in volto, improvvisamente si accascia su se stesso venendo sorretto dai colleghi che evitano che cada a terra.

Resisi conto della gravità della situazione e della probabilità che fosse vittima di infarto, i militari contattano il 118 e coadiuvati dal brigadiere Dimitri Dal Pos, sopraggiunto dagli alloggi di servizio, si alternano praticandogli il mssaggio cardiaco per rianimarlo. Il brigadiere Dal Pos e l’appuntato Beraldi sono provetti sciatori impiegati durante la stagione invernale nel comprensorio sciistico di Piancavallo, in particolare abilitati al soccorso sulle piste. Dunque sanno come affrontare l’emergenza. Supportati dall’esperienza e dalle conoscenze finalizzate al soccorso “salva vita”, con perizia e tempestività ma soprattutto animati dal comune desiderio di salvare il collega, utilizzano anche il defibrillatore temporaneamente e provvidenzialmente nella disponibilità del reparto.

I sanitari del 118 giunti sul posto provvedono a trasportare Battistel all’ospedale di Pordenone mentre il carabiniere di Arsiè riacquista le funzioni vitali. Medici, infermieri e anche il primario del reparto di cardiologia hanno confermato che il tempestivo, competente e provvidenziale intervento dei colleghi carabinieri hanno scongiurato ben più gravi conseguenze all’appuntato Battistel salvandogli di fatto la vita.

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