Si sente male, muore un quindicenne

Tragedia ieri mattina a Lentiai: il liceale è stato sottoposto alle manovre di rianimazione ma non si è ripreso
Belluno, 15 marzo 2007. Feltre, un'ambulanza esce dal pronto soccorso dell'ospedale.
Belluno, 15 marzo 2007. Feltre, un'ambulanza esce dal pronto soccorso dell'ospedale.

LENTIAI. Si è sentito male, la febbre ha iniziato a salire, dal pronto soccorso di Feltre è partita un’ambulanza ma quando i sanitari sono arrivati nell’abitazione di via Pasa a Lentiai il ragazzo era già gravissimo. Ha perso conoscenza e a nulla sono servite le manovre di rianimazione praticategli nell’abitazione e poi sull’autolettiga, durante la corsa disperata verso l’ospedale Santa Maria del Prato.

Alessandro Brancher, studente liceale di 15 anni, se n’è andato così. E la tragedia consumatasi inaspettatamente nella tarda mattinata di ieri ha lasciato senza parole tutta la comunità di Lentiai, dove il papà di Alessandro, Luca, è conosciutissimo sia per la sua attività professionale di perito edile sia per la sua attività calcistica.

Stamattina all’ospedale di Feltre verrà valutato se procedere ad una autopsia per chiarire le cause dell’improvviso malore che si è portato via il giovanissimo studente lentiaiese.

Intanto questa sera alle 18,30, nella chiesa di Lentiai, si terrà una veglia di preghiera e i congiunti – il papà Luca e la mamma Maura Paris, originaria di Limana dove la famiglia ha gestito a lungo l’omonima gelateria – hanno già fissato per domani alle 14,30 la cerimonia funebre, sempre nella chiesa di Lentiai.

Con l’invito a non donare fiori ma a ricordare Alessandro, invece, con offerte all’Afadoc – l’associazione famiglie di soggetti con deficit dell’ormone della crescita ed altre patologie – e la pediatria dell’ospedale dell’Angelo di Mestre.

Il dramma di ieri, consumatosi nell’arco di una mattinata, ha lasciato senza parole la comunità lentiaiese.

Alessandro aveva appena iniziato le superiori, dopo aver frequentato le elementari e le medie a Lentiai. Per anni aveva frequentato i corsi del Judo club Lentiai assieme a tanti ragazzi della sua età, seguendoli con impegno, da ragazzo appassionato di sport. Una passione ereditata dal papà Luca, 46 anni, giocatore e dirigente della squadra Veterani Pizzeria Salinas, squadra che ha contribuito a fondare e che fa capo al Gruppo sportivo Villa di Villa.

Ieri la notizia della tragedia che ha colpito la famiglia Brancher ha fatto subito il giro degli appassionati di calcio amatoriale della Sinistra Piave. E gli amici sono andati a stringersi attorno al compagno di squadra e alla sua famiglia anche a nome di tutta la società del Gs Villa di Villa.

Stefano De Barba

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