Si supererà il biologico
l’intervista
Purtroppo quest’anno sul vigneto sperimentale di Col dei Bof non si potrà fare la vendemmia. Infatti, le grandinate abbattutesi sul Feltrino tra giugno e luglio hanno distrutto l’intero raccolto, danneggiando, peraltro, anche lo stesso vigneto. Ma la Fondazione Seren del Gappa non si arrende e prosegue il suo esperimento, cercando anche nuove fonti di finanziamento. A spiegare la situazione è il vice presidente della Fondazione, Andrea Bona.
Un’annata davvero terribile per questo vigneto resistente, proprio nel momento in cui si doveva registrare la massima produzione.
«Purtroppo è andata così, al tempo non si comanda. Le grandinate di giugno e luglio hanno distrutto un raccolto che prometteva davvero molto bene. Se nel 2017 la vendemmia ha prodotto 200 litri di vino, quest’anno puntavamo a mille. Dopo quattro anni, questo era l’anno buono. Avremmo potuto salvare qualcosa, se avessimo avuto le reti antigrandine, ma non abbiamo le risorse per acquistarle. Ma nonostante le tante difficoltà, noi non molliamo e andiamo avanti».
Cosa pensate di fare?
«Abbiamo partecipato ad un bando della misura 16 del Gal Prealpi Dolomiti proprio per continuare questa sperimentazione. Al bando abbiamo aderito come Fondazione, insieme con l’associazione viticoltori Alpago, i comuni di Chies d’Alpago e Seren del Grappa, la cantina Pian delle vette e Crea-vit cioè il centro di ricerca per la viticoltura di Conegliano che si occupa di conservazione, caratterizzazione e valorizzazione delle varietà viticole, puntando al miglioramento genetico, alla fisiologia e genomica della vite. In palio ci sono quasi 700 mila euro».
In cosa consiste questo progetto?
«È un progetto triennale su vitigni resistenti e servirà per individuare 5-6 varietà particolarmente adatte all’ambiente montano. Vorrei chiarire che con questa sperimentazione in atto noi stiamo andando oltre il biologico. Cerchiamo un basso impatto ambientale e un discreto guadagno. Per questo stiamo pensando anche di diversificare, puntando sulle erbe officinali per garantire un reddito». —
P.D.A.
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