«Siamo subordinati alla Provincia»
Antonio Prade: «Il Tiziano per noi è solo un costo»
BELLUNO.
La mostra del Tiziano “accende” il sindaco Antonio Prade che lancia una pesante critica nei confronti della Provincia rispetto alla quale il Comune di Belluno «è in posizione subordinata».
“L’ultimo atto di Tiziano” ha dato la possibilità al primo cittadino di togliersi dei sassolini dalla scarpa e di leggere come un’imposizione questa esposizione che per l’amministrazione comunale ha comportato delle spese notevoli, «senza alcuna entrata».
Dopo aver taciuto per oltre tre ore ascoltando impassibile tutte le critiche per la «politica delle panchine della giunta», per la scelta del comandante dei vigili «la cui spesa poteva essere investita per garantire le cuoche nelle mense», e l’ironia riservatagli da alcuni consiglieri, alla fine Antonio Prade ha chiesto la parola, dopo essere stato sollecitato più volte dalle minoranze e dopo aver assistito inerme a dei colpi di scena alquanto eclatanti nel corso della seduta. Alla fine si è alzato in piedi e con tutta la foga e la grinta che poteva esprimere ha spiegato le sue ragioni. Prendendo spunto dagli interventi precedenti, è così ritornato sulla mostra del Tiziano e sulla realizzazione del famoso “cubo di Botta”. «Il giorno del mio insediamento, la prima cosa che mi è stata sottoposta, è stata quella di decidere il finanziamento per la mostra alla Crepadona e per il cubo di Botta e la mia decisione è stata di dare il nostro contributo. Ma noi non faremo più delle mostre così perchè al Comune cosa ce ne viene? Riconosco che la vera opera d’arte della mostra sia il cubo di Botta, però per il comune quali sono le maggiori entrate che ne derivano da questo? Noi paghiamo un problema di subordinazione verso la Provincia. Ma credo che questa esperienza ci servirà di lezione. Quello su cui mi sono impegnato è quello di aprire un dialogo con la Soprintendenza per riportare altre mostre più o meno importanti in città».
Dopo queste dichiarazioni, che hanno sollevato lo stupore della minoranza, il sindaco poi è passato a spiegare alcuni errori commessi in questi primi mesi di amministrazione. «Mi si accusa di non avere gli attributi, ma sono qui, dal 28 maggio scorso e devo ancora farmi le ossa visto che questo incarico non l’ho cercato io, ma me l’hanno proposto e ora cerco di farlo con il maggior entusiasmo possibile. Dite del sindaco quello che volete», si è rivolto poi alle minoranze, «fate quello che volete, ma se amate questa città, il primo criterio di giudizio non deve essere sempre quello negativo».
Prade ha poi spezzato una lancia a favore del comandante dei vigili urbani, scelta contestata per gli alti costi. «Il bene dei nostri figli passa anche attraverso i soldi dati al comandante dei vigili. E visto che parliamo di mense, perchè il servizio esterno di catering può essere accettato dai bambini delle elementari e non da quelli dell’asilo? Se questa città è indietro rispetto alle altre del Nord Est e se fra 20 anni la popolazione preferirà vivere altrove, è perchè non si fa altro che mettere in evidenza i lati negativi, invece io dico che bisogna dire anche le cose che si fanno».
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