Siccità, Bellunese senz’acqua come accadde solo nel 1921

Bisogna andare a ritroso fino al 1921 per trovare un altro periodo siccitoso come quello attuale, almeno a Belluno. Lo dice l’Arpav che analizza questa situazione climatica anomala

BELLUNO. Bisogna andare a ritroso fino al 1921 per trovare un altro periodo siccitoso come quello attuale, almeno a Belluno.

Lo dice l’Arpav che analizza questa situazione climatica anomala che sta mettendo in ginocchio non solo l’attività sportiva invernale della provincia per l’assenza di neve, ma che potrebbe mettere a rischio la primavera e l’estate in quanto a riserve idriche.

Da oltre un mese e mezzo, infatti, non si registrano precipitazioni significative nel Bellunese: l’ultimo episodio di maltempo di una certa importanza è del 29 ottobre. A questo si devono aggiungere condizioni di caldo anomalo in quota, quasi persistente «dovuto al perdurare della presenza dell’anticiclone sub tropicale», spiega Bruno Renon dell’Arpav, «mentre resta ancora distante il cosiddetto vortice polare che, normalmente, nella stagione invernale si espande verso latitudini inferiori, apportando freddo e, di riflesso, anche intense perturbazioni precedute da afflussi di aria calda e umida».

L’assenza di pioggia. Fino a ieri la siccità (cioè le precipitazioni inferiori a 15 millimetri) sono arrivate al 52° giorno «e stando alle previsioni dovrebbe proseguire almeno per altri 7-10 giorni. Si arriverebbe così a 60-65 giorni, senza acqua. Non siamo al record», precisa Renon, «considerando che negli ultimi 30 anni le siccità invernali si sono verificate altre volte (negli anni ’90 con il picco di 105 giorni nell’inverno 1992-93). Ma la cosa strana è questi periodi asciutti si sono sempre verificati tra gennaio e marzo, con conseguenze meno gravi. Invece quest’anno l’assenza di piogge ha interessato novembre, che è normalmente uno dei mesi più piovosi dell’anno. Una situazione così l’abbiamo registrata alla fine del 1998 con 65 giorni di siccità e a cavallo tra novembre e gennaio 2001-2002».

L’Arpav segnala che «in alcune zone come Belluno e tutto l’Agordino, le piogge dal 29 ottobre in poi sono state quasi nulle, cioè inferiori a 5 mm e per esse non si trova riscontro negli ultimi decenni per lo stesso bimestre. Per Belluno, di cui c’è una serie storica risalente al 1875, esiste un unico precedente nel 1921, anno dell’epocale siccità in quasi tutta l’Europa quando anche nel mese di ottobre le piogge furono totalmente assenti».

L’assenza di neve. Per quanto riguarda, invece, la neve, mai negli ultimi 30 anni si è avuta una nuova neve stagionale praticamente assente a tutte le quote. Infine, al 15 dicembre scorso, anche le portate di tutti i fiumi bellunesi sono ben al di sotto della media e ormai prossime, se non più basse, a quelle degli autunno-inverno più siccitosi del passato. (p.d.a.)

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