Siccità, la portata dei fiumi a -68% rispetto alla media
BELLUNO. In dicembre, in tutto il Veneto è caduto mediamente un millimetro di acqua, dovuto però alla rugiada o alla brina. Sul fronte delle riserve di neve, sempre il mese scorso, lo spessore medio è di 2 centimetri a fronte di un valore del periodo di 66 centimetri. «Quindi le riserve idriche risultano assolutamente insignificanti ai fini della risorsa acqua».
È impietoso il rapporto idrologico del Dipartimento regionale per la sicurezza del territorio dell’Arpav relativamente al dicembre scorso e a tutto il 2015. Nel report si parla di siccità severa e moderata, localizzata a macchia di leopardo nel territorio veneto e bellunese.
Precipitazioni. Un millimetro caduto a dicembre, rispetto ad una media di 83, praticamente un dato inferiore alla media del 98%. Si tratta di un record per dicembre dal 1994. Il 65% delle stazioni di rilevamento pluviometrico ha registrato apporti nulli o inferiori ad un millimetro, praticamente con condizioni di deficit vicino al 100%. Anche nel trimestre ottobre-dicembre gli apporti di pioggia sono stati inferiori alla media del 55%, con gli apporti tra i più bassi registrati a Borca di Cadore con 90 millimetri.
Siccità. L’Arpav parla in generale di siccità severa o addirittura estrema, ad esclusione della parte centro settentrionale della provincia dove la siccità è moderata.
Corsi d’acqua. Ulteriore calo delle portate dei fiumi a dicembre. L’Arpav ha registrato al 31 dicembre una portata inferiore al 32% sul Cordevole a Saviner e sul Boite a Cancia, un -30% sull’alto Piave a Ponte della Lasta; ha valori ancora più bassi la portata media mensile: -41% nell’alto Piave, -37% nel Cordevole e -24% sul Boite. Rispetto alla media del periodo in tutti i fiumi si registra in media un -68%.
Per valutare la disponibilità idrica, l’Arpav utilizza l’indicatore numerico sintetico chiamato Wsi (Water scarsity index): tanto più basso è il valore più la situazione è anomala. Attualmente l’indice Wsi è pari a 0.23, che è il secondo valore peggiore degli ultimi 25 anni.
Situazione in provincia. Ieri Bim Gsp ha consegnato alla Prefettura il rapporto sulla situazione idrica, comune per comune, evidenziando le maggiori criticità a Pieve di Cadore, Cencenighe, Ponte nelle Alpi (Quantin e Col di Cugnan).E di questa ultima frazione, ieri, i vigili del fuoco hanno provveduto a rifornire la vasca.
Lunedì, intanto, la Prefettura invierà agli enti locali il report che li riguarda, mentre martedì si terrà il vertice per fare il punto della situazione: saranno invitati, oltre ai soliti soggetti, anche Usl, Enel Produzione, Enel Green Power, il presidente del Consiglio di bacino per studiare insieme una pianificazione provinciale dell’emergenza.
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