Siccità, si cercano prese «Col Coltron prioritario»

Sindaco e Bim in ricognizione nelle aree servite dall’acquedotto. Si punta anche su Rio dei Frari. L’idea è di connettere le reti idriche e le due sponde del Piave
Ponte nelle alpi, 24 Giugno 2010. Il centro di purificazione e smistamento delle acqua della gsp. - Il nuovo serbatoio dell'acqua a Col Coltron a Ponte nelle Alpi
Ponte nelle alpi, 24 Giugno 2010. Il centro di purificazione e smistamento delle acqua della gsp. - Il nuovo serbatoio dell'acqua a Col Coltron a Ponte nelle Alpi

PONTE NELLE ALPI. «Rafforzare il Rio dei Frari e la derivazione già collegata di Col Coltron: un intervento che non può più essere rimandato». A sottolinearlo è il sindaco di Ponte nelle Alpi, Paolo Vendramini che sta studiando una soluzione alla crisi idrica, in vista degli anni a venire oltre che nel contingente.

Una riflessione, quella del sindaco di Ponte, che emerge a margine della ricognizione fatta venerdì mattina dal primo cittadino, con il personale del Bim e dell’ufficio tecnico del Comune, di tutte le aree servite dall’acquedotto. L’emergenza idrica a Ponte, infatti, resta alta. Come del resto, un po’ in tutta la provincia, visto che acqua e neve non si fanno vedere da troppo tempo.

«La ricognizione è servita a capire se vi è la possibilità di altre captazioni d’acqua, analizzando tutte le vene», precisa Vendramini.

«Le opere all’acquedotto di Col Coltron sono prioritarie e indispensabili per mettere fine alle criticità della Valbelluna, creando un’interconnessione tra le reti e le due sponde del Piave».

Un intervento che Bim Gsp, d’accordo con i sindaci, ha messo in programma. Il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, non molti mesi fa aveva sottolineato la necessità di anticipare la progettazione, anche allo scopo di reperire i fondi necessari per la realizzazione dei lavori.

Intanto a Ponte il Bim ha portato avanti nei giorni scorsi, come riferiva il vice sindaco Enrico De Bona, interventi di riparazione di rotture alle tubazioni a Cadola, Canevoi, Soccher, Paiane e Quantin.

Interventi “lampo”, fatti in emergenza. E Gsp, per prevenire i cali della portata idrica alle utenze, già appena dopo Natale ha iniziato il rifornimento di serbatoi con autobotti della società e dei vigili del fuoco. «E ne avremo ancora di sicuro bisogno», sottolinea Vendramini. «Speriamo comunque che con i lavori di captazione non emergano ulteriori problemi. Giovedì vice sindaco e tecnici Bim hanno anche fatto un giro delle fabbriche, alla ripresa dell’attività dopo la pausa natalizia». «In attesa dell’arrivo di pioggia o neve», prosegue, «l’appello a tutti, privati cittadini e attività produttive, è di tenere ben presente l’ordinanza che vieta l’utilizzo improprio dell’acqua potabile. Dobbiamo prestare massima attenzione ed evitare qualsiasi spreco, per non determinare ulteriori condizioni di criticità al sistema di distribuzione idrico pubblico».

Martina Reolon

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