Sicurezza a scuola obiettivo prioritario per la Provincia
BELLUNO. Risorse sempre più scarse nelle scuole bellunesi: mancano i fondi per gli investimenti, diminuisce l’organico dell’ufficio scolastico provinciale. Ciliegina sulla torta, una dozzina di dirigenti scolastici dovrebbero andare in pensione.
Nonostante tutto i lavori nelle scuole superiori della provincia vanno avanti. Obiettivo sicurezza, ricorda il consigliere provinciale con delega all’edilizia scolastica Ezio Lise: «Le risorse disponibili sono impiegate per l’adeguamento alle norme sismiche e antincendi degli istituti bellunesi». C’è chi è già a buon punto. Come il Forcellini, dove i lavori sono quasi terminati. Iniziati da un anno, hanno messo a norma una ventina di aule, adeguandole alle normative. Mancano solo le ultime adempienze burocratiche, dopo di che bisognerà decidere come impiegare lo spazio.
«Per settembre verrà consegnata la palestra del Colotti e si concluderanno i lavori di adeguamento sismico all’Agrario» continua Lise, «questo lavoro inizierà a giorni e consiste nella posa di una scala di emergenza». Lise vuole sfatare un mito, quello dei lavori estivi: «È difficile lavorare d’estate» spiega il consigliere, «visto che la scuola di fatto è libera solo due mesi e nel mese di agosto è difficile trovare imprese e fornitori». I lavori in itinere continuano: al Renier si sta lavorando sui cablaggi delle aule informatiche, ci sono interventi anche all’Iti e al Dolomieu.
«C’è una buona collaborazione con l’ufficio scolastico provinciale» continua Lise. L’ufficio e la Provincia hanno avuto un incontro proprio ieri. «Abbiamo fatto il punto per quanto riguarda l’edilizia scolastica» continua Lise, «il nostro primo impegno è sulla sicurezza».
A preoccupare anche il pensionamento di una dozzina di dirigenti scolastici di istituti comprensivi e superiori di Belluno, Feltre e Agordo. «Non ci sono concorsi per sostituirli in tempi brevi» spiega il consigliere con delega alla scuola Paolo Vendramini, «una soluzione sarebbe quella di avere un dirigente a scavalco ma si tratta di una figura apicale molto importante».
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi