Sicurezza e velocità negli spostamenti con il sovrappasso di Marisiga

Dalle 12 di ieri le macchine transitano sulla nuova strada Massaro: «Opera strategica per migliorare i flussi di traffico» 

BELLUNO. Sono le 12 in punto quando la prima auto affronta la salita che, dalla rotatoria di Marisiga, conduce al sovrappasso della ferrovia. Ma il primo mezzo a percorrere la nuova strada è un camion dei Vigili del fuoco. Un simbolo del trasferimento, ormai prossimo, dei pompieri bellunesi nella caserma provinciale alla ex Toigo. È stata una giornata di festa, quella di ieri. Il sovrappasso della ferrovia cambia il volto della viabilità all’entrata ovest della città.



Opera attesa da quasi un decennio, costata 4,4 milioni di euro, è stata progettata da Veneto strade con fondi della Regione. Materialmente nel cantiere ha operato l’impresa Deon. Che ha rispettato i tempi di costruzione, consegnando l’opera con un ritardo minimo.

L’opera. La nuova strada collega la statale 50 in località Marisiga, dov’è stata rifatta e leggermente spostata la rotatoria, a via Prade (l’innesto è davanti al parcheggio sterrato di via Col da Ren, allo svincolo per la ex caserma Toigo). È lunga 850 metri – 22 solo il sovrappasso – larga 9,50 e percorsa in tutta la sua lunghezza da una pista ciclopedonale. La nuova strada ospita le fermate dell’autobus (linea Blu) prima dislocate lungo via Prade.

Ecco le prime auto sul sovrappasso di Marisiga


Più sicurezza e velocità negli spostamenti. L’opera consentirà di eliminare il passaggio a livello in via Prade: «Siamo impegnati in questa operazione in tutto il Veneto», ha ricordato l’assessore regionale Elisa De Berti. «Nei prossimi anni noi investiremo 45 milioni di euro, Rfi 72, per chiudere tra i 22 e i 25 passaggi, realizzando contestualmente sovra o sottopassaggi».

Non dover più attendere il passaggio del treno permetterà agli abitanti di Salce e Giamosa, ma anche a tutti gli automobilisti provenienti dalla destra Piave, «un collegamento più rapido con il centro città e con la sinistra Piave», ha detto il sindaco del capoluogo Jacopo Massaro. Ma l’opera è anche fondamentale, ha aggiunto, «nel disegno strategico per migliorare la viabilità di attraversamento della nostra città. C’è necessità di spostare il traffico di passaggio all’esterno del centro abitato, e mi auguro si riesca quanto prima a collegare Mussoi con Marisiga. Avremo bisogno anche della Regione per completare questo riassetto».

Migliorare le infrastrutture. Per un’opera che apre, altre attendono di essere concretizzate. «Il sovrappasso è un’opera strategica, non solo per Belluno, ma non dimentichiamo che sono molti gli interventi necessari per superare il disagio del nostro territorio sul fronte delle infrastrutture», ha ricordato il presidente della Provincia Roberto Padrin. «I lavori previsti sulla statale di Alemagna non sono sufficienti». C’è molto da fare in Valbelluna, nel Feltrino, in tutta la montagna, ha aggiunto. «Ma se dimostreremo che questi interventi sono strategici, con un lavoro di squadra riusciremo a ottenerli».

«Veneto strade è pronta». Veneto strade con il Bellunese ha un rapporto importante: «Malgrado tante vicissitudini siamo sempre riusciti a dare risposte ai cittadini, sul tema delle manutenzioni della rete stradale e delle opere pubbliche», ha ricordato il presidente della società Roberto Turri. «Mi auguro di poter continuare a realizzare opere per i veneti. Noi siamo pronti». Il sovrappasso di Marisiga, del resto, «è un esempio di come investire nella maniera giusta i soldi pubblici», ha aggiunto l’assessore regionale Elisa De Berti. «Ma dimostra anche che Veneto strade è una società strategica per noi, la cui operatività ed efficienza non si discutono».

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