Sigilli alla chiesa: le messe al teatro Antelao

Dopo il nuovo sopralluogo di ieri il sindaco Hofer ha dovuto firmare l’ordinanza «Mi dispiace, era la nostra “casa”: ma la terra cede e la sicurezza viene prima»

VALLE. Da ieri pomeriggio la chiesa parrocchiale di San Martino è inagibile. Il luogo di culto e la strada di accesso sono stati transennati per impedire l'accesso a pedoni e autoveicoli. La chiesa, che sorge su una rocca, è stata dichiarata inagibile da un'ordinanza emessa dal sindaco Marianna Hofer dopo che ieri mattina si è tenuto un sopralluogo con i tecnici comunali, i geologi e il pievano don Vito De Vido. La chiesa sorge sopra il corso del Boite, ma su terreno idrogeologicamente instabile. Non è infatti la prima volta che il luogo di culto viene chiuso per pericoli di stabilità.

La struttura è monitorata dalla Geoinstruments di Belluno. Venerdì il geologo Mario Cabriel è salito a Valle per un sopralluogo in quanto il sistema di monitoraggio aveva fatto scattare l'allarme che aveva rilevato uno spostamento della struttura. Secondo il geologo in questi giorni c'è stato un deciso incremento del cedimento della dorsale rocciosa su cui poggia la chiesa. E' stato misurato durante il sopralluogo un abbassamento del terreno di circa un metro e trenta e sulle strutture murarie esterne alla chiesa sono apparse nuove crepe. Si sono ampliate anche quelle interne all'edifico che erano già esistenti.

«A malincuore ho dovuto emettere l'ordinanza di chiusura», spiega il sindaco Hofer, «in quanto questa è la nostra chiesa parrocchiale, è il luogo dove si svolgono le funzioni che tutti noi portiamo nel cuore; ma la sicurezza deve venire al primo posto. Ora convocheremo una conferenza di servizi con tutti gli attori interessati per valutare come si potrebbe procedere. I problemi sono due: quello inerente il versante franoso della rocca verso il Boite e quello inerente la stabilità della chiesa. Percorreremo tutte le strade per capire come intervenire». La vita parrocchiale continuerà nella chiesa di San Rocco e Sebastiano e nelle altre chiese frazionali di Valle. Da domenica primo novembre la funzione domenicale verrà spostata nel teatro Antelao in quanto le chiese frazionali sono troppo piccole per contenere i fedeli che soprattutto la domenica seguono la messa. «Il fatto che la chiesa sia tornata pericolante», spiega don De Vido, «era una notizia che speravamo di non ricevere, ma che sapevamo che prima o poi sarebbe giunta. La rocca di San Martino su cui sorge la nostra chiesa ha avuto movimenti evidenti e improvvisi. Ora dovremo capire quanto durerà l'ordinanza, se converrà togliere tutto dalla chiesa nella quale ci sono opere importanti come l'organo, le tele, gli altari e altro. E' evidente che la parrocchia non ha le risorse per la realizzazione di interventi sulla chiesa. Ciò che è stato fatto tempo addietro è già stato inghiottito dal costante abbassamento della terra dalla parte del Boite, e alcune delle teste degli enormi bulloni dei tiranti sono saltate come tappi di bottiglia per lo sforzo di tenere ancorata la chiesa alla roccia. Dal primo novembre per le messe grandi ci trasferiremo in teatro in via definitiva sino a nuove proposte che valuteremo». La struttura, che è di proprietà della Curia, in passato era stata messa in sicurezza con delle corde metalliche, e con altre opere finanziate dalla Regione. In Comune vi è un progetto dell'ingegner Francesco Coleselli per completare la messa in sicurezza ma resta da capire a quanto ammonti la cifra delle opere e se convenga intervenire su una rocca che comunque è franosa. L'altra ipotesi è realizzare una chiesa ex novo su un terreno della parrocchia che si trova in centro a Valle.

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DELLA CHIESA PERICOLANTE

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