Simonetta Buttignon lascia “In Movimento”

Il consigliere comunale se ne va dalla maggioranza e approda al gruppo misto Massaro ha ancora i numeri per governare, ma sono molto risicati

BELLUNO. Gente che viene, gente che va. Anzi, che se ne va. Continuano i mal di pancia in maggioranza a Palazzo Rosso.

Mentre Insieme per Belluno è sulle spine per il famoso rimpasto di giunta, annunciato, promesso, ma ancora non attuato, In Movimento perde i pezzi.

Che all'interno del gruppo sia nata una frattura è cosa nota. Tre consiglieri (Biagio Giannone, Lucia Olivotto e Simonetta Buttignon) avevano annunciato a fine gennaio ai colleghi la volontà di creare un altro gruppo, anche se sempre all'interno della maggioranza.

A distanza di un paio di mesi Giannone e la Olivotto sembrano aver fatto un passo indietro, mentre il percorso di Simonetta Buttignon all'interno di In Movimento pare essere giunto al capolinea.

Il consigliere è in procinto di uscire dal gruppo che ha sostenuto Jacopo Massaro nella corsa a Palazzo Rosso. Destinazione: gruppo misto, dove troverebbe a farle compagnia Guido Comel, ex Patto per Belluno.

Da tempo la Buttignon è in contrasto con l'amministrazione su alcune tematiche calde. Una su tutte, il caso elettrodotti, per il quale la Buttignon si è spesa attivamente per la tutela del territorio. Rientra nello stesso capitolo la sua posizione nei confronti dell'asfaltatura delle strade bianche: quando Comune e Unione montana hanno deciso di asfaltare qualche centinaio di metri della Calmada, spendendo circa 40 mila euro, Simonetta Buttignon aveva criticato senza mezzi termine la scelta, che ha comportato una spesa per il Comune in tempi non facili per le casse comunali.

La rottura con il suo gruppo, ma in fondo con l'amministrazione, appare ormai insanabile. Così, oltre alla giunta da sistemare, il sindaco ora dovrà fare i conti anche con una maggioranza che si sta assottigliando.

Guardando ai numeri, nudi e crudi, con l'uscita della Buttignon da In Movimento in maggioranza rimarranno sedici consiglieri. All'opposizione ce ne sono dodici, poi ci sono i due consiglieri del Patto per Belluno (gruppo che si colloca a metà fra maggioranza e minoranza, ma che ultimamente si dimostra molto critico nei confronti dell'amministrazione) e i due del gruppo misto (Comel e Buttignon).

Fatti due conti, sedici a sedici. In consiglio vota anche il sindaco, dunque Massaro ha ancora i numeri che servono per governare, ma sono risicati. Una semplice influenza o un impegno imprevisto potrebbero creare qualche preoccupazione.

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