Sindacati e Codivilla. «Pronti a scendere in piazza con i lavoratori»

L’annuncio della Fp Cgil dopo la mobilità comunicata dalla società. Il dg dell’Usl 1: «Stiamo lavorando»

CORTINA. «È uno scandalo. Per questo non escludiamo di promuovere quanto prima un presidio in Regione con i lavoratori, per sollecitare la giunta a prendere una decisione vera e concreta sul futuro del Codivila-Putti».

Il segretario della Fp Cgil, Gianluigi Della Giacoma e il collega Andrea Fiocco non nascondono il malcontento e la preoccupazione per l’ospedale cortinese di cui non è chiaro ancora ad oggi quale sarà il suo destino dal 29 aprile. E se la prendano con l’assessore regionale Luca Coletto e il presidente Luca Zaia. «Dopo la lettera di mobilità inviata dall’amministratore delegato Massimo Miraglia ai 101 dipendenti abbiamo chiesto immediatamente di convocare il tavolo congiunto per esaminare i possibili sviluppi», precisa Della Giacoma che aggiunge: «Nel frattempo abbiamo convocato un’assemblea sindacale dei lavoratori per martedì prossimo alle 16 per decidere le iniziative di lotta con i lavoratori coinvolti. Siamo di fronte ad un disastro annunciato».

Intanto ieri pomeriggio l’assessore alla sanità Coletto ha comunicato l’intenzione di incontrare i rappresentanti sindacali della Fp Cgil e della Cisl Fp direttamente a Venezia per chiarire la vicenda. Un incontro molto importante in cui probabilmente potrebbe uscire un quadro più delineato di cosa sarà del Codivilla da maggio. Una cosa che si stanno chiedendo tutti in queste settimane ma a cui non si sa dare risposta.

Nel frattempo dall’Usl 1 Dolomiti, il direttore generale, Adriano Rasi Caldogno, che sulla vicenda ha sempre tenuto una posizione defilata, fa sapere, molto stringatamente, che «l’azienda si sta muovendo in linea con quanto deciso dalla giunta martedì scorso. Stiamo definendo i piani operativi per consentire l’attività dell’ospedale oltre la cessazione della sperimentazione». Parole che non fanno luce su quello che già si sa, ma che fanno comprendere come la situazione sia più impegnativa di come si vuol fare credere. Un lavoro, quindi, che come annuncia il direttore generale stesso «sarà comunicato ai diretti interessati di volta in volta». Ma i tempi stringono. La speranza per i cortinesi, per tutti i bellunesi e i lavoratori è che qualche notizia in più esca dall’incontro sindacale con Coletto. (p.d.a.)

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