Sindacati in ansia «Gli accordi vanno mantenuti»
LONGARONE. Il cambio al vertice del Cda di Safilo, con l’uscita di scena di Roberto Vedovotto e l’arrivo, annunciato per ottobre, di Luisa Delgado, ha creato incertezze non solo in borsa, ma anche tra sindacati e lavoratori.
Filctem Cgil, Femca Cisl e Uilctem Uil sono pronti a chiedere un incontro con l’azienda per «capire cosa succederà dopo e soprattutto per avere certezze in merito agli accordi presi un anno fa con l’avvio dei contratti di solidarietà», dicono Nicola Brancher (Femca), Giuseppe Colferai (Filctem) e Rosario Martines (Uilctem).
Tutti si dicono sorpresi della novità «che abbiamo appreso dai giornali», fanno sapere. Ma per loro diventa difficile esprimere un giudizio sull’operazione. «Conosciamo Vedovotto con lui c’è sempre stato un sistema di relazioni industriali e personali, che hanno goduto della fiducia dei sindacati», precisa Brancher, che aggiunge: «L’ad uscente stava lavorando sulla partita del dopo Armani, partita che è tutt’altro che risolta o semplice».
Dello stesso avviso Colferai: «Soltanto la settimana scorsa ci è stata data la notizia dell’acquisizione del marchio Fendi e Job&Job, per cui non mi sembra che l’azienda finora sia rimasta ferma. La mia speranza è che con questo cambio si sancisca la fine della fase finanziaria e si possa dare il via al rilancio commerciale di Safilo. Soltanto dopo un incontro potremo conoscere cosa c’è dietro questa scelta e quale sia il piano industriale».
Intanto, a settembre si concluderà il primo anno di solidarietà; in base a quanto stabilito dall’accordo, partirà il secondo. «Un’operazione come questa non ci lascia tranquilli», dice il neo segreteraio della Uilctem, Rosario Martines, condividendo gli umori dei lavoratori. «È normale che il nuovo spaventi, d’altra parte con Vedovotto abbiamo gestito diverse situazioni pesanti. Siamo preoccupati, ora, per la risposta della borsa. Il momento per noi è delicato, anche se nei giorni scorsi l’azienda ci ha chiesto di attivare la flessibilità positivae perché le commesse ci sono. Ci vorrà del tempo per capire come andrà a finire», chiude Barbara Marangon della rsu Uil.
Paola Dall’Anese
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