Sindacati, personale insufficiente

Allarme della rsu Baschiera: «Se apre la sezione psichiatrica saremo in pochi»

BELLUNO. L’emergenza di sabato riporta alla ribalta un problema annoso per il carcere di Baldenich, quella della carenza del personale di polizia penitenziaria.

A sollevarlo è la referente della rsu Cgil Fp, Mery Baschiera. «Da diversi anni lamentiamo la carenza di personale», dice la sindacalista, «e ora con le nuove norme europee, che impongono l’apertura delle celle per diverse ore al giorno e quindi la possibilità per i detenuti di muoversi liberamente, personale in più sarebbe necessario, per garantire una maggiore sicurezza».

Inoltre, la referente della Fp Cgil sottolinea anche come «l’imminente apertura della nuova sezione dedicata ai condannati psichiatrici rischia di metterci in seria difficoltà perché siamo in pochi per tutti i servizi che dobbiamo garantire».

Attualmente la sezione psichiatrici non è ancora stata attivata, anche se da diversi mesi se ne parla. La casa circondariale ha dovuto eseguire diversi lavori per poter mettere a norma le celle per accogliere questi pazienti particolari, che arriveranno dagli ex ospedali psichiatrici per detenuti che per legge sono stati chiusi.

Anche l’Usl 1 si è data da fare per organizzare tutti i servizi di supporto infermieristico e medico, garantendo il miglior aiuto possibile per queste persone.

Ma ancora ad oggi non sono stati trasferiti. «Quando arriveranno, comunque, il problema del personale si farà sentire ancora di più», prosegue Baschiera, «perché saremo ancora di meno. E questo per il blocco delle assunzioni, applicato alla pubblica amministrazione, che va ad aggiungersi al fatto che di concorsi per guardie penitenziarie ce ne sono pochi e gli agenti che li superano vengono dislocati in altri istituti, non qui a Belluno. Purtroppo la mancanza di addetti è generalizzato, non riguarda solo il nostro carcere, per mancanza di soldi e di concorsi. Speriamo che la situazione cambi e l’organico a Baldenich possa aumentare, così da lavorare con più tranquillità».

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