Sindaci in attesa di vedere i progetti

Belfi: «Sbocco a nord fondamentale». Sala: «La ferrovia va benissimo»
BELLUNO. «Prima aspettiamo di visionare i progetti. Poi, a ragion veduta, avremo modo di esprimere dei giudizi». È il commento unanime di alcuni dei sindaci della Valle del Boite all’indomani della presentazione, da parte della Regione, degli studi progettuali per due ipotesi di collegamento da Calalzo a Cortina attraverso il Treno delle Dolomiti.


«Non voglio fare alcuna polemica, ma sono rimasto un po’ spiazzato nel veder invitati alcuni sindaci e altri no. Ma la Regione avrà avuto i suoi motivi», afferma Domenico Belfi, primo cittadino di Vodo. Alla riunione di lunedì sono stati infatti convocati soltanto i sindaci dei due Comuni che costituiscono il punto di arrivo e di partenza del Treno delle Dolomiti: Calalzo e Cortina.


L’assessore regionale ai trasporti, Elisa De Berti, ha spiegato che quello dell’altro ieri era solo il primo di una serie di incontri e ha assicurato che tornerà in Cadore per incontrare tutti: sindaci, ma anche associazioni di categoria e operatori turistici. «Anche come presidente dell’Unione Montana Valle del Boite, resto in attesa di conoscere tutti i dettagli dei due progetti», dice ancora Belfi. Il sindaco fa comunque già presente che, in linea di principio, è sempre stato favorevole al collegamento tra Calalzo e la Val Pusteria.


«Uno sbocco verso nord è fondamentale», mette in risalto. «Il Treno delle Dolomiti troverà in me un sostenitore. Se poi passerà per la Val Boite o per la Val Ansiei non è l’aspetto primario. L’importante è che il progetto si concretizzi sul serio».


«Come Unione Montana ci siamo mossi da tempo con la Regione per vedere i progetti», fa eco Marianna Hofer, sindaco di Valle. «Comunque c’è tempo, siamo ancora a livello di preliminare. Speriamo comunque di avere presto informazioni dettagliate». «La ferrovia va benissimo», aggiunge Bortolo Sala, primo cittadino di Borca. «Al momento, senza aver visto le carte progettuali, è difficile fare valutazioni. Prima di decidere un tracciato oppure l’altro bisognerà fare attente analisi».


A ritenere il Treno delle Dolomiti un’opera necessaria è il sindaco di Lozzo, Mario Manfreda.


«Un intervento indispensabile, che ci collega a Venezia e all’Alto Adige», sottolinea. «Da come ho potuto capire, si tratta anche di un’opera che sarà sostenibile dal punto di vista ambientale, e questo è molto importante. Per quanto riguarda il tracciato, personalmente penso che passare per Auronzo avvicinerebbe il Comelico. Ora si tratta di valutare i pro e i contro di entrambi i percorsi. Attendiamo l’arrivo dell’assessore in Cadore».


Martina Reolon


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