Sindaci in piazza, senza fascia tricolore

Ma la Prefettura puntualizza: non è una manifestazione istituzionale. Padrin: «Prendiamo atto». La sfilata inizierà alle 11.30
BELLUNO. Fascia vietata. Questa mattina i sindaci bellunesi si ritroveranno in piazza dei Martiri per la mobilitazione indetta dal presidente della Provincia in vista del referendum del 22 ottobre. Sfileranno dalla ex Banca d’Italia al teatro comunale, ma lo faranno senza indossare la fascia tricolore. Non potranno metterla. Il Prefetto, infatti, ha comunicato al presidente Padrin che la manifestazione non può avere carattere istituzionale. L’uso della fascia tricolore, simbolo di rappresentanza, è disciplinato e in questo caso non è dunque concesso. I sindaci non possono fare campagna nel loro ruolo istituzionale. Possono manifestare e sfilare, ma come può farlo qualunque cittadino. Dunque senza fascia.


È stato lo stesso Prefetto ad avvertire il presidente della Provincia. Padrin aveva mandato una lettera ai suoi colleghi sindaci, invitandoli proprio ad indossare la fascia di rappresentanza durante la sfilata. «Li avvertirò che non è possibile», dice Padrin. «Il Prefetto è organo di vigilanza e mi ha inviato questa comunicazione, che rispetto assolutamente».


Il tema delle azioni che possono compiere i sindaci in vista del referendum era stato sollevato anche nel corso dell’ultima assemblea. Allora era stata la nota del Corecom (comitato regionale per le comunicazioni) a mettere tutti sull’allarme. La nota del Prefetto chiarisce che nel loro ruolo di rappresentanti delle istituzioni i sindaci non possono svolgere campagna referendaria.


Del resto, sono stati proprio i sindaci in assemblea a votare (era maggio) per l’indizione di un referendum consultivo per chiedere maggiore autonomia per la provincia di Belluno. «Stiamo studiando delle alternative all’utilizzo della fascia tricolore, che non potremo indossare», puntualizza Padrin. Il tricolore potrebbe essere appuntato al petto, magari con una coccarda.


La manifestazione inizierà alle 11.30. È stata scelta la giornata di sabato perché la piazza del capoluogo è sempre molto frequentata in mattinata. Sono stati invitati tutti i sindaci e i consiglieri comunali, le associazioni di categoria e i sindacati, le associazioni del territorio. Il gruppo sfilerà dall’ex Banca d’Italia al teatro comunale, e qui si terranno gli interventi ufficiali. Prima Padrin, poi Serenella Bogana e Jacopo Massaro (consiglieri provinciali), a seguire il sindaco di Feltre Paolo Perenzin e quello di Comelico superiore Marco Staunovo Polacco e la rappresentante della Camera di commercio Ivana Del Pizzol. «Ma se ci saranno altre persone che richiederanno la parola, certo non la negheremo», conclude Roberto Padrin. «L’obiettivo della manifestazione è spiegare il significato del referendum, i suoi obiettivi, com’è nato e cosa succederà dopo il 22 ottobre».


Manca ormai una settimana all’appuntamento con le urne. Si vota il 22 ottobre dalle 7 alle 23. Giovedì sera è stato recapitato al Comitato referendum provinciale tutto il materiale per la propaganda: manifesti, volantini. Dovranno essere affissi e distribuiti. Continuano inoltre gli incontri in numerosi comuni: il programma è sempre più intenso. Questa mattina oltre alla mobilitazione pubblica ci saranno anche diversi gazebo informativi in tutta piazza dei Martiri.


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