«Situazione davvero critica: qui perdiamo tutto il raccolto»
SANTA GIUSTINA. «La situazione è peggiore dell’anno scorso: qui la diabrotica si sta mangiando tutto il raccolto di mais».
A mostrare sconsolato il suo campo di granturco è Massimo Collostide, agricoltore di Santa Giustina. «Quest’anno le criticità sono aumentate, perché oltre a questo insetto vorace, si è aggiunta anche la siccità. Inoltre, la popolazione di diabrotica è aumentata rispetto agli altri anni, essendosi riprodotta senza problemi. Si pensi che una farfalla di diabrotica può deporre dalle 800 alle 1000 uova all’anno. E per fortuna che le deposita una volta soltanto in 12 mesi, perché altrimenti saremmo rovinati», spiega Collostide che aggiunge: «I miei campi sono invasi, basta venire qui al mattino presto o alla sera e si possono vedere tutte le farfalle di questo insetto che volano insieme sopra il granturco, come una nuvola. La diabrotica, infatti, mangia sia le foglie della pianta che le barbe, impedendo di fatto alla pannocchia di formarsi e crescere».
Anche per l’agricoltore la situazione è critica. «Non possiamo quantificare i danni della diabrotica, anche perché a questo si deve aggiungere la siccità che fa danni ogni giorno che passa. Non ho mai visto una stagione così calda e con temperature così elevate tanto a lungo, almeno per i miei ricordi».
Condizioni climatiche che favoriscono la crescita di insetti e parassiti che stanno mettendo a dura prova l’economia agricola bellunese.
Il signor Collostide, però, ha anche dei campi di soia. «Qui pare che la diabrotica non abbia ancora attecchito, anche se le piante soffrono la siccità. Ma non è detto che questi insetti non vadano ad infestare anche la soia. Quando non troveranno più mais da mangiare andranno su quello che sarà ancora sano. Ma qualcuno ha già visto la diabrotica», riferisce Collostide, «nelle piante di patate, di fagioli e anche nei gerani sulle terrazze di casa. Insomma, dobbiamo stare attenti, perché questo insetto sta davvero diffondendosi dappertutto. Urge quindi una lotta sistematica del territorio».
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