Slavina, un ferito nel gruppo Cai

Esperienza da brividi domenica in Val Gardena per i bellunesi in gita scialpinistica

BELLUNO. Slavina in Val Gardena: comitiva del Cai di Belluno sfiorata, ma uno dei partecipanti alla seconda gita di scialpinismo, un mestrino di 56 anni, è rimasto sepolto sotto la neve. È stato tirato fuori dai compagni di escursione che a un certo punto dell’impresa ne avevano notato l’assenza e sono tornati sui propri passi a cercarlo.

Escursione con brivido, domenica pomeriggio, quando si è verificato il fatto e si è temuto per il peggio fra i circa 30 partecipanti: l’uomo, finito sotto almeno mezzo metro di neve, è stato individuato grazie all’Arva dai compagni di escursione che hanno anche iniziato i sondaggi nella neve per ridurre i tempi dei soccorsi e del recupero, avvenuti poi con l’elicottero del Pelikan 2 di Bressanone.

La valanga nelle Dolomiti altoatesine si è staccata nella Val de Chedul, tra Selva di Val Gardena e Corvara in Badia, a quota 2.400 metri circa.

La slavina ha sfiorato anche i compagni d’escursione del mestrino, compagni che verso le 15 hanno lanciato l'allarme. Le suo ferite sono state giudicate dal 118 come non gravi.

«Eravamo un gruppo abbastanza numeroso», racconta uno degli organizzatori della gita, del Cai di Belluno, Raffaele Irsara, «quando è venuta giù la valanga, probabilmente a causa della neve che si era accumulata».

Nella zona quel giorno tirava molto vento e comunque in questo periodo il pericolo valanghe è abbastanza alto da indurre gli escursionisti a grandissima cautela.

«Abbiamo recuperato questo nostro socio che abbiamo individuato grazie all’Arva, poi l’elisoccorso altoatesino lo ha caricato e trasferito in ospedale a Bressanone: ma dalle notizie, sta bene. Solo lui è stato travolto dalla valanga. Eravamo in gruppo, molto distanziati tra noi, perché c’era il pericolo di valanghe e per prevenzione e sicurezza si stava distanti gli uni dagli altri. Ci siamo resi conto del movimento nevoso ma sembrava che non fosse successo nulla di grave ». In un primo momento non si pensava che qualcuno del gruppo fosse rimasto coinvolto dalla neve, «non ci siamo accorti». Poi il mestrino non è stato più visto e sono scattate le ricerche proprio fra i partecipanti e i rappresentanti del Cai che guidavano la gita. «Abbiamo usato l’Arva per rintracciarlo, non era visibile sul moment,o ma l’abbiamo recuperato e lo abbiamo tirato fuori dalla neve. Se uno ha gli sci bloccati dalla neve bisogna scavare perché non poteva venire fuori da solo». (cri.co.)



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