Smaltimento illecito di rifiuti, sequestrata un'azienda feltrina

Una maxi operazione partita dai carabinieri del nucleo operativo ecologico di Milano si è allargata anche al Veneto
L'intervento dei vigili del fuoco di Milano a Novate Milanese, dove un incendio si è sviluppato, prima dell'alba, nei capannoni di una ditta che si occupa di smaltimento rifiuti, in particolare carta da macero, 15 ottobre 2018. ANSA/ VIGILI DEL FUOCO +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++
L'intervento dei vigili del fuoco di Milano a Novate Milanese, dove un incendio si è sviluppato, prima dell'alba, nei capannoni di una ditta che si occupa di smaltimento rifiuti, in particolare carta da macero, 15 ottobre 2018. ANSA/ VIGILI DEL FUOCO +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

BELLUNO

Sequestrata un’azienda bellunese operante nel settore dei rifiuti, coinvolta nella maxi operazione sullo smaltimento illecito che è stata condotta dai carabinieri del nucleo operativo ecologico di Milano e che dal territorio lombardo si è allargata anche a Veneto, Emilia-Romagna, Toscana e Campania. Nella mattinata di ieri, i carabinieri del Noe di Milano, con il supporto logistico dei comandi provinciali, con un imponente dispositivo di circa duecento militari impiegati, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misura cautelare (dodici persone in carcere e otto agli arresti domiciliari) emessa dal tribunale di Milano nei confronti di soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di traffico illecito di rifiuti in concorso, realizzazione di discariche abusive e intestazione fittizia di beni. Ed è stata toccato anche il Bellunese.

 Sono state sottoposte a sequestro due aziende operanti nel campo del trattamento dei rifiuti e quattro società di trasporto, nelle province di Belluno, Verona, Pavia, Bergamo, Caserta e Monza Brianza, oltre a vari automezzi utilizzati nelle attività criminali, per un importo complessivo di circa 3 milioni di euro. Sono ventiquattro le persone indagate.

 Tutto è partito dall’indagine sui roghi dolosi nei depositi di rifiuti nel milanese. Le attività investigative hanno consentito di individuare l'esistenza di un gruppo criminale operante nel campo del trattamento e trasporto dei rifiuti, dedito alla gestione e smaltimento illecito di ingenti quantitativi di rifiuti speciali, costituiti da rifiuti indifferenziati urbani provenienti prevalentemente dalla Campania e da varie regioni del Nord Italia, attraverso lo stoccaggio e il successivo abbandono in capannoni industriali dismessi, dando luogo, in tal modo, alla creazione di numerose discariche abusive, localizzate e sequestrate in Comuni delle province lombardo venete nelle località di Verona, Pontevico (Milano), Gessate (Milano), Tabellano (Mantova), Torbole Casaglia (Brescia), Meleti (Lodi) e Cornaredo (Milano).

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